TORINO – Arthur Jafa, video artista e regista statunitense, approda in Italia con una personale ospitata, ma anche commissionata e prodotta, dalle OGR Torino in collaborazione con la Serpentine di Londra.
RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON è il titolo della mostra curata da Claude Adjil e Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist, nata originariamente da un’idea di Amira Gad, sviluppata appositamente per gli spazi maestosi delle OGR.
Al centro dell’esposizione sono le ricerche multidisciplinari dell’artista che si concentrano in particolare sulla Black culture negli Stati Uniti. La mostra prende avvio dall’ultima opera video di Jafa, AGHDRA (2021). In questo lavoro della durata di 85 minuti i visitatori sono avvolti da immagini, generate al computer, di onde nere, opulente e ipnotiche, in costante evoluzione sotto il cielo di un eterno tramonto. Un impianto audio all’avanguardia permette non solo di ascoltare il suono dell’installazione immersiva, ma anche di viverlo fisicamente attraverso le vibrazioni. Il suono sostiene e allo stesso tempo interrompe il flusso di coscienza dello spettatore. Testi di canzoni popolari per lo più Black come Love don’t live here, live here no more (Rose Royce, Love don’t live here anymore, 1978) accompagnano l’installazione, rafforzando lo scenario apocalittico evocato.
Con l’obiettivo di stimolare tutti i sensi, l’esperienza di AGHDRA è contestualizzata attraverso una serie di carte da parati e stampe che riflettono la continua ricerca di Jafa sul concetto di Blackness.
In esposizione anche immagini tratte dai Picture Books, che l’artista ha iniziato raccogliere a metà degli anni ‘80, mosso dall’impulso ossessivo di spingersi verso le cose che lo disturbano e non tirarsi indietro, come detto da lui stesso. I Picture Books contengono immagini intense, belle, crude, sorprendenti, terrificanti e stimolanti, che hanno trovato spazio nelle ormai iconiche video-opere di Arthur Jafa, come Love is the Message, The Message is Death (2016), APEX (2013) e, più recentemente, nel video musicale di Kanye West (Ye) Wash Us In The Blood feat. Travis Scott (2020).
“Di fronte alle opere di Jafa – afferma Massimo Lapucci, CEO delle OGR Torino – non possiamo non riconoscere messaggi e stimoli fondamentali sui temi dell’identità e dell’inclusione che superano ogni confine. L’Arte assume qui una connotazione e una forza espressiva globale e si fa strumento di partecipazione e dialogo sociopolitico, attraverso le istituzioni culturali chiamate a un necessario ruolo di cassa di risonanza.
Con questa mostra le OGR Torino si confermano dunque piattaforma di sperimentazione, ma soprattutto agorà votata al dibattito, aperto e costruttivo, su temi della nostra contemporaneità”.
La mostra sarà aperta la pubblico dal 4 novembre 2022 al 15 gennaio 2023. In occasione dell’inaugurazione del 4 novembre, a evidenziare la relazione con la musica e la contaminazione tra differenti discipline e media proprie della pratica di Arthur Jafa, alle ore 22.30, il pianista e compositore jazz Jason Moran, la violoncellista e compositrice Okkyung Lee e il bassista Melvin Gibbs si esibiranno insieme, nel Duomo di OGR Torino, per una serata ideata dall’artista.
Vademecum
RTHUR JAFA – RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON
Una mostra di OGR Torino in collaborazione con Serpentine, Londra
a cura di Claude Adjil, Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist
4 novembre 2022 – 15 gennaio 2023
OGR Torino – Binario 1
INGRESSO GRATUITO
giovedì e venerdì, ore 18 – 22
sabato e domenica, ore 10 – 20
Programma musicale a cura di Claude Adjil