Bracciano Art Week debutta dal 14 al 18 maggio 2025 con un progetto che ripensa il rapporto tra arte e spazio urbano. Per cinque giorni, il centro storico della cittadina laziale diventa un dispositivo espositivo aperto, attraversato da opere site-specific, installazioni multimediali e interventi sonori. Il tema scelto per questa prima edizione, Contemporary Bloom, suggerisce un processo di germinazione visiva e concettuale, in cui linguaggi diversi si radicano nei luoghi, attivando nuove modalità di percezione e ascolto del contesto.
Con la direzione artistica di Maria Ludmila Pustka per le arti visive e di Massimiliano Ionta per le arti digitali, BAW si articola in una costellazione di interventi che spaziano dalla scultura alla pittura, dal suono alla videoarte, dalla scrittura alla performance. Il programma si sviluppa in dialogo con l’architettura della città, coinvolgendo spazi simbolici come il Palazzo Comunale, il Complesso di Santa Maria Novella, la Chiesa della Visitazione, il Teatro Delia Scala e le Mura Rinascimentali, fino a toccare luoghi meno battuti come giardini e cortili interni.
Opere e artisti tra materia, segno e narrazione
Alla base del progetto espositivo c’è un approccio site-specific che valorizza la dimensione contestuale delle opere. Tra le presenze italiane e internazionali, spiccano le narrazioni visive e materiche di Anita Genca, che attraverso una pittura pop surrealista racconta il femminile come forza naturale e simbolica, e le opere di B.Zarro, che declina la provocazione urbana in chiave iconografica e sociale.
Carmine Leta, con Moebius, lavora sul concetto di infinito e opposizione, mentre Chiara Anaclio combina suggestioni manieriste con estetiche digitali. Claudio Marani, con L’angelo caduto, mette in tensione materiali e significati, evocando la caduta come metafora umana.
Il collettivo CoALa con Configurazione #3 e il Progetto Pollaio portano avanti riflessioni sulle dinamiche sociali e sulle possibilità dell’abitare, mentre il collettivo MUDA rilegge un campo da basket come spazio installativo.
Tra gli altri artisti: Carlo Carfagni lavora sul gesto religioso in chiave simbolica, Massimo Caso trasforma le emozioni in paesaggi astratti, Massimo Melloni affronta la tematica del lutto femminile con un linguaggio performativo. Peter Flaccus espone grandi opere ad encausto, frutto di oltre trent’anni di ricerca, e Emiliano Zucchini presenta una scultura sonora interattiva ispirata al vuoto digitale.

Stefano Iraci, con Ex Voto, costruisce un rito immersivo, Rossana Borzelli indaga la soggettività femminile con ritratti essenziali, Jaana Lönnroos e Leena Knuuttila esplorano memoria e natura con linguaggi installativi. Maria Carla Mancinelli propone figure scarne e spirituali in Noli me tangere, Maix Mayer porta una scultura virtuale nata da una residenza all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, mentre Nanna Susi riflette sulla spiritualità quotidiana attraverso il simbolo del rosario.
Paolo Frattari indaga l’interiorità umana con una scultura meditativa, Pietro Simonelli lavora sul mito attraverso la ceramica smaltata, Paavo Halonen costruisce una natura morta vivente a partire da materiali lacustri. Flavia Martinelli sospende le sue installazioni come presenze fragili e poetiche, The Astronut unisce realtà aumentata ed ecologia, e Point Zero Collective propone un’esperienza cosmica tra luce e oscurità. Riccardo Pasquini, infine, rilegge una scultura seicentesca attraverso trasparenze e frammenti in metallo e pittura.
Rassegne collaterali: cinema, musica, scrittura, formazione
L’identità multidisciplinare di Bracciano Art Week si esplicita anche nelle cinque rassegne collaterali, che completano il programma con un’ampia varietà di approcci:
- Fioritura di Visioni, curata da Rosa Russo, propone un percorso audiovisivo tra corti, fiction e documentari;
- Bracciano Film and Arts, ideata da Michele Princigalli, esplora i diversi formati e stili del linguaggio audiovisivo contemporaneo;
- Florilegium Musicae, a cura di Monica Limongelli, attraversa sette secoli di musica con un approccio trasversale e storico;
- Parole in Mostra, curata da Anna Ramella, mette al centro la scrittura di tre autrici – Cecilia Sodano, Daria Sanminiatelli, Lavinia Roncoroni – in un dialogo tra memoria, fiction e architettura urbana;
- Territorio in tesi, con la partecipazione di studenti della NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, presenta progetti legati alla riqualificazione urbana e culturale.
Un festival che si interroga anche sul presente ecologico
BAW ha chiesto a tutti gli artisti di adottare criteri di sostenibilità nella progettazione delle opere, privilegiando materiali riciclati e tecniche a basso impatto. Un’attenzione condivisa anche dai partner Polenghi Spinagallo e Futura Gardening, che sostengono l’iniziativa nella sua visione di un’arte consapevole, radicata non solo nello spazio ma anche nelle urgenze del presente.
Vademecum
BAW – BRACCIANO ART WEEK – I edizione
Contemporary Bloom
Bracciano (RM), 14 – 18 maggio 2025