Bruxelles è pronta. Nessuna città europea ci tiene tanto alla sua anima Art Déco quanto la capitale belga. Per questo, nell’anno in cui si celebreranno i cento anni dalla nascita del movimento artistico nato a Parigi con l’Exposition des Arts Décoratifs, la città sembra essere la più consapevole della sua natura architettonica squisitamente elegante e snella, ricca di motivi geometrici tipica dei cosiddetti “anni ruggenti” ed è ormai in procinto di inaugurare una serie di eventi in grande stile.

Le iniziative per celebrare i 100 anni del movimento artistico
Fino al 25 maggio, tra le prime iniziative in programma, si può ammirare la mostra Echoes of Art Déco a Villa Empain. La sezione più originale è sicuramente quella dedicata alle vetrate che spesso nell’Art Déco, riescono a trasformarsi nelle vere protagoniste dell’architettura. Esposta inoltre una selezione di opere di artisti belgi tra cui Marthe Donas e Victor Servranckx, considerati i pionieri dell’astrattismo belga.
Sta per iniziare al Brussels Expo la 70° edizione di BRAFA Art Fair, celebre mostra-mercato annuale dedicata all’antiquariato e all’arte moderna. Centotrenta gli 130 espositori in arrivo da 16 paesi che fino al 2 febbraio saranno in mostra con dipinti, mobili, sculture e oggetti rari come una tiara realizzata a Parigi nel 1909 dalla Maison Chaumet per le nozze della figlia del conte e della contessa de Heeren con una serie di motivi greci arrotondati con ben 2096 diamanti montati in platino e oro.
Nel weekend dal 15 al 30 marzo è in programma l’Art Déco Festival 2025 con visite guidate di circa sessanta interni solitamente chiusi al pubblico, una ventina di percorsi guidati tematici da esplorare a piedi o in bicicletta, conferenze per addetti ai lavori ed esperti, attività didattiche e divertenti adatte alle famiglie, la famosa Object Fair e il Restorers & Experts Salon.
In estate si potranno visitare Camouflage, al Museo Horta che si interrogherà sul ruolo delle donne nell’arte durante il periodo tra le due guerre, e Attorno all’Art Déco. Sculture del periodo tra le due guerre esposizione immersiva di sculture nei Giardini Van Buuren. Da giugno a fine anno, invece, il museo BELvue presenterà Art Déco. Lo stile di una società in trasformazione sule dinamiche della transizione tra Art Nouveau e Art Déco.

A passeggio fra le sue architetture Art Déco
Uno straordinario patrimonio di ville, case e palazzi caratterizza questa città, troppo spesso famosa solo per essere il centro operativo della Comunità Europea, invece ricca di charme e di eleganza e dal centro storico straordinariamente attraente.
Intrisa di Art Déco che si può scoprire ad ogni angolo di strada, Bruxelles è giustamente famosa per accogliere il più grande edificio al mondo di questo movimento artistico: la Basilica di Koekelberg. Con la sua imponente cupola di rame, questa chiesa è in grado di accogliere da 1.500 a 2.000 persone attirate da mostre e concerti che vi vengono regolarmente organizzati al suo interno.
Opera dell’architetto Albert Van Huffel, la basilica accoglie ancora oggi il modello originale del progetto che vinse un premio prestigioso proprio alla Mostra Internazionale del 1925. Famosa per la straordinaria vista che si gode dalla sua galleria la circa 53 metri d’altezza, fino alla torre della Cattedrale di Mechelen nelle Fiandre.

Tra le altre architetture Art Déco che si possono visitare in città, spicca sicuramente Villa Empain, progettata dall’architetto Michel Polak per il finanziere belga Barone Louis Empain, che ospita un centro d’arte e dialogo tra le culture orientali e occidentali e non si dimentica grazie ai suoi sontuosi interni caratterizzati da cornici e stipiti dorati, luccicanti infissi in ottone e ampio uso di marmo, onice, palissandro, radica e legni levigati.
Altrettanto interessante la Casa Museo Van Buuren, realizzata da Léon Govaerts e Alexis Van Vaerenbergh tra il 1924 il 1928, con un arredamento ancora oggi conservato nel suo stato originale con mobili rari, tappeti preziosi, sculture e opere d’arte. I giardini che circondano la villa meritano una visita perché incarnano perfettamente l’estetica Art Déco applicata all’architettura del paesaggio, con geometrie ordinate e un design raffinato.
Infine, tra le architetture da non perdere, il Flagey, la “fabbrica del suono” di Joseph Diongre. La sede della radio in piazza Eugène Flagey, con il suo design ispirato ad un transatlantico, per oltre 35 anni, nei suoi 12 studi di registrazione il palazzo ha ospitato tutte le trasmissioni radiofoniche e le sessioni musicali dell’emittente nazionale, oltre a memorabili concerti di musica classica, jazz e contemporanea. Oggi è uno spazio culturale, uno dei principali centri musicali di Bruxelles, con un ricco cartellone di festival e concerti, che coinvolge musicisti di fama mondiale.
