TORINO – Il nuovo direttore del Castello di Rivoli, Francesco Manacorda, ha tenuto una conferenza stampa per presentare le sue linee guida e il Programma espositivo 2024. Francesca Lavazza, Presidente del Museo, ha accolto Manacorda, sottolineando l’importanza della continuità dell’identità e della prospettiva del Castello nel contesto artistico mondiale.
“Incastonare” l’arte nella società civile
Manacorda ha dichiarato che la missione principale di un museo d’arte contemporanea è “incastonare” l’arte nella società civile, rendendola visibile, rilevante e significativa. Questo processo richiede la costruzione di una comunità dinamica che comprenda, interpreti e partecipi alle innovazioni artistiche.
Il direttore ha sottolineato: “Il punto centrale di questa vocazione civica risiede nella modalità in cui il museo valida, ovvero dà forza e valore all’arte contemporanea, e nel suo dovere di abilitare il pubblico all’esperienza intellettuale ed emotiva di tale validazione. Il Museo ha chiari doveri verso il pubblico, gli artisti e la cultura di cui è strumento. Per il pubblico, il Museo deve essere una piattaforma in cui, attraverso la cultura, mette i suoi partecipanti in condizione di decodificare il mondo che li circonda. Nei confronti degli artisti, deve amplificare la loro voce e permettere loro di rappresentare i temi per loro più urgenti. In relazione alla cultura, il Museo ha il compito di far dialogare civiltà lontane e continuare ad arricchire il patrimonio artistico della sua comunità”.
Cinque principi fondamentali
Manacorda ha delineato i cinque principi fondamentali che guideranno il suo mandato:
Il valore dell’arte
Il Castello di Rivoli, originariamente costruito attorno all’Arte Povera, si impegna a narrare le storie dell’arte, tracciando le sue eredità e gli sviluppi del discorso artistico. Allo stesso tempo, il museo promuoverà il dialogo internazionale e l’equilibrio di genere, affrontando temi di interesse generale al di là del campo artistico.
La vocazione sociale del Museo
Il museo aspira a costruire rilevanza per un pubblico più vasto, trasformando il Castello in uno spazio sociale per pubblici diversi. L’obiettivo è dissolvere la percezione del museo come luogo elitario, rendendolo accessibile e affettivamente condiviso.
Il suo compito internazionale
Il museo si impegna a connettere le culture attraverso lo spazio e il tempo, svolgendo un ruolo di diplomazia culturale. L’apertura del canone artistico a sistemi non-occidentali è di enorme urgenza.
L’imperativo educativo
L’istituzione deve fungere da macchina per l’allenamento della mente e del cuore, offrendo nuovi strumenti per pensare e sentire a tutte le età. L’arte contemporanea diventa un veicolo per sviluppare la capacità critica e filtrare la rilevanza culturale.
La centralità del patrimonio pubblico
La collezione del museo è la base senza la quale l’edificio istituzionale crolla. Rendere visibile ed esperibile il lavoro storico artistico diventa un atto pubblico comprensibile e aperto alla fruizione e partecipazione del pubblico.
Il nuovo programma espositivo
Il programma espositivo del 2024 prevede diverse mostre e progetti, tra cui una retrospettiva dedicata a Rossella Biscotti, focalizzata su memoria, identità e il ruolo del documento nella società. La mostra Paolo Pellion di Persano. La semplice storia di un fotografo, a cura di Marcella Beccaria e Andrea Viliani, esporrà oltre 44.000 fotogrammi donati al Castello di Rivoli, restituendo uno straordinario racconto della vitalità artistica di Torino. La mostra avviene in sinergia con il nuovo Festival della fotografia EXPOSED, di cui è parte della programmazione ufficiale.
Nel contesto di EXPOSED, vengono presentate tre mostre: Expanded With al Castello di Rivoli, curata da Marcella Beccaria, Expanded Without all’OGR Torino in collaborazione con GAM e OGR Torino, e Expanded – I Paesaggi dell’arte alla GAM a cura di Elena Volpato. Queste esposizioni offrono una variegata esplorazione della fotografia contemporanea attraverso l’ampia collezione della Fondazione CRT.
Il progetto Nature vibranti. Sul residuo e la rinascita promuoverà l’incontro tra approcci e prospettive differenti, mentre l’installazione monumentale di Gabriel Orozco (Xalapa, Messico, 1962), Shade Between Rings of Air, entrerà a far parte delle Collezioni del Castello.
Il punto culminante dell’autunno sarà la mostra Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura, curata dallo stesso Manacorda. Coinvolgendo artisti che hanno lavorato sulla questione ecologica sin dagli anni ’60, la mostra si concentra sul rapporto di collaborazione creativa con il non-umano e invita a riconsiderare la falsa divisione tra natura e cultura.
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
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