ROMA – La Certosa di Trisulti, splendido monastero che si trova nel comune di Collepardo, in provincia di Frosinone, sarà valorizzata e riaperta al pubblico grazie a un accordo sottoscritto dalla Regione Lazio e il ministero della Cultura-Direzione regionale Musei Lazio.
E’ stato, infatti, individuato un percorso nel lavoro già avviato dalla Regione Lazio sui siti archeologici e naturalistici ricadenti tra i comuni di Pastena e Collepardo, restituendole così il giusto valore e la naturale valenza di luogo di attrattività.
La decisione di intraprendere il percorso di valorizzazione di questo gioiello fondato nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III e affidato, dal 1208, ai monaci Certosini (da cui il nome “Certosa”), avviene all’indomani della riconsegna delle chiavi da parte di Benjamin Harnwell, presidente del “Dignitatis Humanae Institute”. L’associazione, vicina a Steve Bannon, già guru dell’ex presidente americano Donald Trump, avrebbe voluto trasformare la Certosa in una scuola del sovranismo europeo. La parola fine a questo progetto è stata messa dalla Cassazione, dopo due anni e mezzo di ricorsi e controricorsi.
Nel febbraio del 2018 la Certosa, dopo che i Cistercensi di Casamari l’avevano lasciata per carenza di vocazioni, era stata data in gestione alla “Dignitatis”. L’assegnazione era risultata tuttavia viziata da alcuni requisiti falsamente prodotti, come evidenziato dal Consiglio di Stato e da una inchiesta della Procura di Frosinone. Il ministero della Cultura ha quindi revocato la concessione e a nulla sono valsi i vari ricorsi presentati dall’associazione.
“La Certosa di Trisulti rappresenta un vero e proprio tesoro del Lazio poco noto che vogliano riscoprire e valorizzare – ha spiegato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Lo faremo grazie all’intervento della Regione e del ministero della Cultura, perché rappresenta una risorsa preziosa per lo sviluppo del nostro territorio. In questo momento storico c’è bisogno di investire sulla cultura e sulle bellezze del patrimonio artistico del nostro Paese. Per questo come Regione Lazio faremo la nostra parte e lavoreremo per renderla fruibile al pubblico. È un luogo bellissimo. Un esempio importante di rinascita per il Lazio e per l’Italia che restituiremo al mondo”.
In particolare la valorizzazione della Certosa seguirà le seguenti linee strategiche: ripristino della fruizione pubblica mediante la riattivazione di percorsi di visita guidati; potenziamento, nell’ambito delle politiche nazionali, regionali e locali dello sviluppo di un percorso turistico-culturale, anche integrato, attraverso la promozione di programmi di sviluppo turistico; collaborazione nella programmazione delle iniziative, al fine di garantire la loro coerenza con le finalità istituzionali e l’altissimo prestigio storico-artistico e architettonico del bene e la loro più ampia divulgazione restauro e rifunzionalizzazione della Certosa.
Il progetto di valorizzazione – spiega ancora una nota – si articolerà in più fasi. Nella prima fase è previsto il ripristino della fruizione pubblica mediante l’organizzazione e la programmazione di visite guidate e compartecipazione delle parti alle attività di custodia; la programmazione di iniziative di animazione territoriale (a titolo esemplificativo convegni, incontri, mostre, concerti) mettendo in rete la riapertura della Certosa di Trisulti con gli interventi posti in essere dalla Regione Lazio, in collaborazione con la propria società in house LazioCrea S.p.a., per la valorizzazione del Pozzo di Antullo e del patrimonio speleologico rappresentato dalle Grotte di Pastena e Collepardo; la riapertura al culto della Chiesa di San Bartolomeo mediante il coinvolgimento della Diocesi di Anagni – Alatri, oggetto di separato accordo da parte della Direzione Regionale Musei Lazio.
Nella seconda fase sarà elaborato un progetto complessivo di rifunzionalizzazione dell’intero complesso della Certosa di Trisulti che possa ospitare progetti di alta formazione e di residenze per studenti universitari con il coinvolgimento delle Università della Regione Lazio e delle Università di livello internazionale.