ROMA – Un team di archeologi svedesi ha scoperto a Cipro una tomba risalente a circa 3500 anni fa e quindi alla tarda età del Bronzo. Vicino alla sepoltura è stata trovata una fossa di qualche metro di profondità, ricolma di oggetti di varia provenienza, Antico Egitto, Siria, Mesopotamia e Grecia.
La notizia della scoperta risale ai primi giorni di agosto ed è stata riportata dall’”International Business Times” dove viene spiegato che gli scavi sono portati avanti da una spedizione scandinava che si sta occupando di ricerche relative all’antica storia cipriota. Il progetto di ricerca è nato nel 2010 ed è diretto da Peter Fischer dell’Università di Gothenburg, specializzato in archeologia del Vicino Oriente.
La tomba ritrovata, delle dimensioni di tre metri per quattro, doveva con tutta probabilità appartenere a una famiglia, sono stati infatti riportati alla luce i resti di 8 bambini e 9 adulti. Gli oggetti rinvenuti nella fossa adiacente, tra cui diademi, perle, orecchini, scarabei d’oro e ceramiche decorate con simboli religiosi, suggeriscono si trattasse di un gruppo di persone di un certo ceto sociale, sia per ricchezza che importanza all’interno della comunità. Inoltre gli oggetti si suppone possano essere stati posizionati nella fossa per onorare i defunti in un secondo momento senza dover riaprire la tomba stessa.
Ha spiegato Fischer all’IBTimes che questa scoperta “è scientificamente molto significativa non solo per la ricchezza della tomba, ma anche perché evidenzia come Cipro fosse un importante “hub” nell’ambito del Mediterraneo durante il tardo Bronzo. Aveva infatti stretti rapporti con la Mesopotamia, l’Egitto, l’Anatolia e la Grecia”, come rivelano d’altra parte gli oggetti trovati in prossimità della tomba. La scoperta risulta inoltre interessante perché rappresenta una sorta di unicum poiché, a quanto è dato sapere, all’epoca i defunti a Cipro venivano seppelliti nelle loro case e non in necropoli, di cui infatti fino ad oggi non si ha alcuna traccia.