ROMA – Alla Fondazione Beyeler di Basilea, dal 4 settembre, si terrà una grande mostra dedicata a quello che fu uno dei capitoli più interessanti e coinvolgenti della storia dell’arte del XX secolo, Der Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro).
Una esposizione che accoglierà oltre 70 dipinti, con un cospicuo nucleo di opere di Vasilij Kandinskij e di Franz Marc, che racconteranno la portata rivoluzionaria di questa corrente artistica che segnò una svolta decisiva nella concezione dell’arte occidentale, influenzando generazioni intere di pittori.
In esposizione ci sarà il celebre almanacco, a cui la mostra consacra una sala centrale, testimonianza di come la nuova concezione dell’arte fosse tesa non più a rappresentare semplicemente il reale visibile ma a tradurre in immagini anche le istanze spirituali.
Il percorso espositivo prende l’avvio dal 1908 raccontando dapprima la collaborazione tra Kandinskij, Gabriele Münter, Alexej von Jawlensky , poi il successivo incontro agli inizi del 1911 tra Kandinskij e Marc che portò appunto alla pubblicazione dell’almanacco Der Blaue Reiter. I due pittori, seppur accomunati dalla stessa ricerca, finalizzata a un rinnovamento culturale, approdarono tuttavia a forme espressive totalmente differenti. A testimoniare questo approccio stilistico individuale, in esposizione per la prima insieme, ci saranno i due quadri che i pittori si scambiarono nel 1911, come pegno della loro amicizia. Il dipinto di Marc, dal titolo Sogno (collezione del museo Thyssen-Bornemisza), evidenzia l’interesse dell’artista nei confronti della natura intesa anche in senso animista, mentre il dipinto di Kandinskij donato a Marc, dal titolo Improvvisazione 12 – Il cavaliere (Bayerische Staatsgemäldesammlung, Monaco d. B.) è un eloquente esemplificazione della cifra stilistica dell’artista, che si concretizza nella dissoluzione della forma oggettiva e nell’esaltazione della dinamicità dello spirito attraverso colori vivaci e brillanti.
La mostra dedica spazio anche all’opera di August Macke, i cui lavori rappresentano un eloquente tentativo di coniugare composizioni astratte di colore con il figurativismo, evidenziando anche l’interesse di Macke nel tratteggiare, a differenza degli altri artisti che gravitavano attorno al Blaue Reiter, scene di vita moderna.
Le opere di Robert Delaunay, Heinrich Campendonk, del compositore e pittore Arnold Schönberg e di David Burljuk completano il novero degli artisti presenti in mostra.
Un catalogo, con diversi contributi scientifici e con la riproduzione di tutte le opere in mostra, completa la rassegna che sarà visitabile fino al 22 gennaio 2017.
Vademecum
Kandinskij Marc & Der Blaue Reiter
Fondation Beyeler
Baselstrasse 101
4125 Riehen
+41 61 645 97 00
dom, 4-set-2016 – dom, 22-gen-2017
ogni Lu, Ma, Me, Gi, Ve, Sa, Do
10:00 – 18:00
info@fondationbeyeler.ch
www.fondationbeyeler.ch