VENEZIA – La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia rinnova l’intesa, già avviata con Tokyo 2020, con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano in occasione dei Giochi Olimpici Beijing 2022.
Si tratta di una collaborazione che, negli spazi di Casa Italia a Beijing 2022, propone uno storytelling che vede per protagonisti tre grandi artisti del Novecento e altrettante giovani sportive di oggi: Paul Klee e Michela Moioli; Vasily Kandinsky e Sofia Goggia; Gino Severini e Federica Brignone.
Percorsi di vita apparentemente lontanissimi, eppure, osservandoli da vicino, così intimamente simili. La vocazione, i dubbi, le sfide, le vittorie, i fallimenti e gli incidenti da cui risorgere, la maestria inimitabile. L’impegno a perfezionarsi ingaggiando il corpo e la mente senza tregua. La capacità di lasciare il segno: sulla tela come sulla neve. La loro fatica e il loro talento generano bellezza, una bellezza che resta nella memoria collettiva e ci unisce. Un viaggio (quello dell’eroe) che è ora al centro dei tre video che verranno pubblicati sui rispettivi siti e canali social della Collezione veneziana e del Coni, nel corso degli attuali Giochi Olimpici.
“Nell’ottica di amplificare la Missione Olimpica Italiana e i valori che la guidano – spiega una nota – il CONI intende promuovere storie di eccellenza culturale, con particolare attenzione alla capacità di generare valore per tutta la comunità nazionale ed internazionale, in grado di creare un impatto mediatico positivo a livello globale grazie all’evento unico dei Giochi Olimpici. Sostenibilità, rispetto, inclusione, educazione, multiculturalità, responsabilità sociale, etica, ispirazione, universalità e solidarietà. Sono questi alcuni dei valori che accomunano la missione Olimpica e la Collezione Peggy Guggenheim, tra i musei più importanti in Italia per l’arte moderna e contemporanea del XX secolo, dove oggi sono custoditi, tra gli altri, i capolavori di Kandinsky, Klee, Severini: maestri immortali che hanno scritto la storia dell’arte del Novecento”.
La missione della Collezione custodita a Palazzo Venier dei Leoni è proprio quella di educare il pubblico al valore del processo artistico, come strumento di crescita personale e di sviluppo del pensiero critico. L’arte, dunque, come bene primario e collettivo, inesauribile fonte di ispirazione, dialogo e benessere, per lo spirito e la mente.