ROMA – “Museimpresa si unisce al coro di tutti coloro che coi teatri, con la musica, con le iniziative culturali tengono vivo questo Paese. – Dichiara Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa – In questo difficile momento di crisi, è essenziale e indispensabile il contributo della cultura, per continuare a stare insieme anche se lontani fisicamente. Negli archivi e nei musei d’impresa italiani sono contenute storie straordinarie, di donne e uomini che hanno inventato, sperimentato, prodotto, costruito ricchezza lavoro e relazioni sociali”.
Insomma la cultura non va in quarantena e non si ferma, e per questo gli associati di Museimpresa – l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa – propongono, attraverso tour virtuali, i racconti dei loro musei d’impresa e degli archivi digitali.
“Questi racconti li troverete sulla rete di Museimpresa e sui siti dei nostri quasi 100 iscritti. – Spiega Calabrò – Questo Paese ha conosciuto stagioni drammatiche nella sua storia, ci siamo sempre rialzati perché tra gli elementi della nostra forza c’è la creatività, una straordinaria solidarietà e l’essere capaci di produrre una cultura larga, popolare, fortemente legata ai nostri territori”.
Sono dunque stati realizzati video tour sui social e sul canale YouTube delle Imprese.
Tra questi ad esempio il tour virtuale di Aboca Museum, che permette di immergersi in un affascinante viaggio nel passato, col racconto della storia delle erbe nei secoli. Un interessante percorso tra scienza, arte, storia e saperi popolari.
C’è poi l’Archivio Storico del Banco di Napoli, dove oltre 100 documenti possono essere ammirati online su Google Arts. Si tratta di tesoro di memorie lungo 450 anni che riguarda aspetti economici, artistici e sociali raccontato al pubblico in un rimando continuo tra passato e presente.
Il Museo Ducati propone un viaggio virtuale nel mito che ripercorre i 90 anni dell’Azienda, celebre nel mondo per stile, performance e ricerca della perfezione. Il patrimonio archivistico di Eni racconta l’industria petrolifera italiana dalle sue origini. L’Archivio Storico di Fondazione Fiera Milano racconta la storia del polo fieristico milanese con i documenti prodotti dell’Ente Fiera fin dal 1920, circa 18.000 fotografie, 100 manifesti, 200 schede tra riviste e cataloghi, tutti consultabili online.
Fondazione Fs Italiane propone invece un tour virtuale tra i padiglioni del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, che custodiscono la storia delle Ferrovie Italiane.
Possibile un Tour virtuale alla scoperta di Casa Martini – Martini&Rossi, tra il Museo di Storia dell’Enologia e la Galleria Mondo Martini.
Mumac – Museo della Macchina per Caffè racconta, anche attraverso un tour virtuale dell’esposizione museale su Street View di Google Maps, non solo l’evoluzione di oltre 100 anni di storia dell’azienda ma, soprattutto, l’evoluzione della tecnologia e del design di un intero settore del Made in Italy, esponendo macchine di tutti i brand.
La Fondazione Pirelli propone una visita inedita e speciale. Si parte dall’archivio, con i suoi oltre 3,5 km di documenti che testimoniano la storia del gruppo Pirelli, dalla sua fondazione nel 1872, per passare alla sala di consultazione, dove è possibile ammirare il celebre mosaico “La Ricerca scientifica”, realizzato nel 1961 da Renato Guttuso, fino all’open space che racconta, con installazioni multimediali, “la pubblicità con la P maiuscola”, ovvero la comunicazione d’autore di Pirelli dagli Settanta a oggi.
La proposta digitale della Fondazione – si legge in una nota – “si arricchisce inoltre con i fondazionepirellipodcast, per ascoltare racconti di corse, di prodotti e di campioni ma anche di tecnologia, innovazione, welfare, arte, grafica e design. Una guida per l’utente è anche la funzione ‘Entra in Fondazione’, per l’accesso diretto a tutti i tool di servizio del sito, come la ricerca all’interno dell’Archivio Storico online e delle biblioteche o l’assistenza alla consultazione. La comunicazione digitale sarà ampliata anche sui canali social ufficiali della Fondazione, Facebook, Instagram e Twitter, con un palinsesto costantemente aggiornato”.
“Perchè la cultura d’impresa, oggi più che mai, è online”.