VENEZIA – È ormai una realtà consolidata nell’ambito culturale veneziano e internazionale il Dorsoduro Museum Mile. Un’idea che, nata dieci anni fa, ha saputo concretizzarsi grazie alla sinergia tra quattro istituzioni d’arte di fama mondiale nel suggestivo sestiere di Dorsoduro, a Venezia. Gallerie dell’Accademia, Galleria di Palazzo Cini, Collezione Peggy Guggenheim e Palazzo Grassi – Punta della Dogana Pinault Collection hanno rinnovato il loro impegno per valorizzare questa porzione della città lagunare, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale davvero unico.
Gli obiettivi di Dorsoduro Museum Mile
L’obiettivo primario di questa collaborazione è stato sempre chiaro: promuovere l’offerta museale e incrementare i flussi turistici in un’area dall’inestimabile valore artistico e storico. Attraverso una serie di iniziative condivise, riduzioni, progetti comuni e campagne social, le quattro istituzioni culturali hanno lavorato incessantemente per offrire al pubblico un percorso ricco di opportunità ed esperienze inedite.
Uno degli aspetti più apprezzati di questa collaborazione è la speciale scontistica offerta ai visitatori. Chi acquista un biglietto a pagamento in una delle sedi del Dorsoduro Museum Mile o possiede la Membership Card di uno dei partner ha diritto a un biglietto ridotto nelle altre istituzioni del circuito. Un incentivo che rende ancora più accessibile l’arte e la cultura a tutti.
Un programma espositivo di rilievo
Ma non è solo una questione di prezzi agevolati. Il cuore pulsante di questa iniziativa risiede nelle straordinarie esposizioni che animano il sestiere di Dorsoduro. Nel 2024, in concomitanza con la 60ª Esposizione Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia, le quattro istituzioni hanno preparato un programma espositivo di grande rilievo.
Dal 17 marzo al 24 novembre, Pierre Huyg Liminal, a Punta della Dogana e sempre dal 17 marzo e fino al 6 gennaio 2025, Julie Mehretu. Ensemble a Palazzo Grassi; dal 24 marzo al 23 giugno 2024, Affinità elettive, Picasso, Matisse, Klee e Giacometti, Opere dal Museum Berggruen – Neue Nationalgalerie in dialogo con i capolavori delle Gallerie dell’Accademia, alle Gallerie dell’Accademia e alla Casa dei Tre Oci (la nuova sede del Berggruen Institute Europe), mentre dal 17 aprile al 15 settembre 2024, Willem de Kooning e l’Italia, sempre alle Gallerie dell’Accademia; dal 13 aprile al 16 settembre Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, alla Collezione Peggy Guggenheim, cui seguirà Marina Apollonio. Oltre il cerchio, dal 12 ottobre al 3 marzo, 2025; dal 16 aprile al 29 settembre Martha Jungwirth. Heart of darkness a Palazzo Cini, dove il 28 giugno inaugurerà anche Eleonora Duse. Mito Contemporaneo, fino al 13 ottobre.
Cosa rende così speciale il Dorsoduro Museum Mile?
È l’idea di un percorso che attraversa secoli di storia e centinaia di opere d’arte, unendo tradizione e contemporaneità in un’unica esperienza immersiva. Come sottolinea Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il miglio artistico di Dorsoduro offre un viaggio senza pari che va da Giorgione a Picasso, da Pontormo a Tadao Ando, dallle radici della Scuola pittorica veneta fino alle ricerche artistiche più recenti.
Le parole di Renata Codello, Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini, sottolineano l’importanza delle alleanze tra istituzioni di alto livello e la necessità di guardare alla cultura con occhi nuovi. “Il Dorsoduro Museum Mile dimostra, in un ecosistema culturale così denso e complesso qual è Venezia, il valore delle alleanze tra istituzioni tanto diverse e tutte di altissimo livello come le nostre, operazione tutt’altro che scontata. È un’indicazione di movimento nell’economia della cultura; è un gesto che spinge ad attraversare un pezzo di città con altri occhi; è un viaggio nel tempo, quello lungo della Storia alle spalle e quello del contemporaneo che si schiude ogni giorno”.
Karole P. B. Vail, direttrice della Collezione Peggy Guggenheim, ribadisce l’importanza della collaborazione e dello scambio culturale in un contesto così ricco e articolato come Venezia. “A quasi dieci anni dalla sua nascita, l’iniziativa conferma oggi il sodalizio più forte che mai tra quattro istituzioni che credono fermamente nell’importanza della collaborazione, del dialogo e dello scambio in ambito culturale e artistico, all’interno di una città ricca ma anche estremamente articolata quale è Venezia”.
Infine, Bruno Racine, Direttore e Amministratore Delegato di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, sottolinea il valore di un percorso artistico che abbraccia secoli di storia e che si apre al mondo, offrendo un’esperienza di apertura e condivisione culturale senza eguali.