VIENNA – Hermann Nitsch (Vienna, 1938), il padre dell’Azionismo Viennese, è morto il 18 aprile all’età di 83 anni in un ospedale di Mistelbach, in Austria. Ad annunciarlo è stata la moglie.
L’artista che divenne famoso per il Teatro dei Misteri delle Orge
Quella di Nitsch è sempre stata un’arte dai contorni controversi, che in passato ha suscitato anche diverse polemiche tra gli animalisti.
Nato a Vienna nel 1938, Nitsch all’età di 15 anni frequentò l’Istituto di insegnamento e ricerca grafica nella capitale austriaca. I suoi primi lavori si caratterizzano per tematiche inerenti alla religione, che non lo abbandonerà mai durante la sua vita.
Pittore, scultore, scrittore, compositore, Nitsch, alla fine degli anni Cinquanta, concepì per la prima volta l’idea di uno spettacolo rituale di sangue come opera d’arte totale, composta da musica, teatro e pittura (Orgien-Mysterien-Theater – Teatro dei Misteri delle Orge) che dominerà il suo lavoro fino alla sua morte. Sangue e interiora di animali divennero, infatti, il suo marchio di fabbrica.
Il 1966 è per Nitsch l’anno della svolta internazionale con un invito a Londra per il “Destruction in Art Symposium”. L’azione di fronte a un pubblico strabiliato fu interrotta dalla polizia; seguirono offerte da tutto il mondo.
Insieme a Joseph Beuys, Günter Brus, Allan Kaprow, divenne il pioniere della Performance Art, realizzando oltre 150 azioni in tutto il mondo.
Dello scorso anno è la controversa azione di pittura dal vivo per “La Valchiria” di Wagner a Bayreuth.
Attualmente è a lui dedicata una mostra presso lo spazio Officine 800 alle Fondamenta San Biagio, sull’isola della Giudecca, dal titolo 20th Painting Action, a cura di Roman Grabner, aperta al pubblico dal 19 aprile al 20 luglio 2022.
Le sue opere sono esposte nei più importanti musei e collezioni, tra cui il Museum of Modern Art di New York, la Guggenheim Collection di New York, il Metropolitan Museum di New York, la Tate di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, lo Stedelijk Museum di Amsterdam; il Castello di Rivoli, la Gam di Torino, il Mart di Rovereto, il Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Düsseldorf, il Museum Ludwig di Colonia, la Nationalgalerie di Berlino, il Lenbachhaus di Monaco di Baviera, lo Staatsgemäldesammlung di Momaco, la Staatsgalerie di Stoccarda, la Kunsthalle di Amburgo, la Kunstmuseum di Berna, il Kunstmuseum di Winterthur, l’Albertina di Vienna, il Mumok di Vienna, la Österreichische Galerie Belvedere di Vienna e il Leopold Museum di Vienna.
Ci sono addirittura due musei dedicati al suo lavoro: a Napoli e a Mistelbach, in Austria.