FERRARA – È stato annunciato ieri il completamento dei lavori di restauro presso la Chiesa della Conversione di San Paolo, una delle più antiche di Ferrara. L’edificio, coinvolto sia nel terremoto del 1570 che in quello del 2012, ha finalmente riacquistato la sua antica bellezza. Dopo anni di chiusura e danni causati dalle scosse sismiche, il Comune di Ferrara ha dichiarato ufficialmente la fine dei lavori, aprendo la strada a una prossima riapertura.
Storia e importanza della Chiesa considerata il pantheon della città
La Chiesa di San Paolo, risalente al X secolo nel suo primo nucleo, è un capolavoro tardo rinascimentale situato tra corso Porta Reno e piazzetta Alberto Schiatti. Progettata dall’architetto Alberto Lollio, tra il 1573 e il 1611, dopo il terremoto cinquecentesco, è considerata il pantheon della città. Oltre ad essere un luogo di culto, la chiesa ospita le sepolture di illustri personaggi, tra cui il poeta Guarino Veronese e il compositore Luzzasco Luzzaschi.
Lavori di restauro e riqualificazione
La chiesa era chiusa dal 2000 e ha subito ulteriori danni a seguito del terremoto del 2012. Dopo anni di pianificazione e lavoro, il Comune di Ferrara ha investito 3,8 milioni di euro per il restauro, di cui 3 milioni provenienti dal finanziamento ministeriale del Ducato Estense e 850 mila dai fondi regionali post sisma.
I lavori, eseguiti dal raggruppamento temporaneo di imprese composto da Leonardo Srl e Lolli Raffaele impianti Srl di Bologna, si sono concentrati sul miglioramento sismico, in particolare nella struttura di copertura e nel sottotetto. Le facciate esterne e l’apparato decorativo sono stati restaurati, con particolare attenzione alle volte della navata principale, al transetto, all’abside e alle navate laterali.
Nuove caratteristiche e accessibilità
Tra le novità introdotte, spiccano due rampe per l’accesso a persone con disabilità, una dall’ingresso principale e una da Porta Reno vicino all’abside. L’illuminazione è stata potenziata con faretti a led sia all’interno che all’esterno. Entro fine febbraio, la compagnia elettrica fornirà la potenza necessaria per illuminare e riscaldare adeguatamente la chiesa.
Prossimi passi e contributo del Ministero dei Beni Culturali
L’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Maggi, ha dichiarato che il prossimo obiettivo dell’Amministrazione comunale è far conoscere alla collettività gli interventi realizzati, prevedendo un’apertura straordinaria entro marzo.
Il Ministero dei Beni Culturali ha assegnato alla Soprintendenza 600mila euro per il restauro delle opere artistiche di grande pregio e degli altari laterali, permettendo così la ricollocazione dei quadri che erano stati temporaneamente messi in deposito durante i lavori.