FIRENZE – “Oscar Ghiglia. Gli anni di Novecento”, a cura di Leonardo Ghiglia, Lucia Mannini e Stefano Zampieri, è la mostra ospitata dal 7 aprile al 13 settembre a Palazzo Medici Riccardi a Firenze.
Un artista da riscoprire
“La mostra che promuoviamo in Palazzo Medici Riccardi – dichiara Dario Nardella, Sindaco della Città Metropolitana di Firenze – ha l’ambizione di dare nuova luce e meritata notorietà a questo artista. Nei tratti austeri e netti del suo dipingere scorgo personalmente una risposta interiore e una ricerca di pulizia e di bellezza. Opportuna la scelta di offrire una sorta di lettura di tutta l’opera di Ghiglia per temi e per tempi, con quella sottolineatura alle opere incluse nel filone del realismo magico che apre al futuro oltre l’apparenza delle cose e al mistero da cui nasce e torna la vita”.
Oscar Ghiglia (1876-1945), livornese, sceglie Firenze come città d’elezione dove sviluppare la propria ricerca, la propria creatività. Fermo sugli insegnamenti di Giovanni Fattori ma sempre pronto ad accogliere le novità d’Oltralpe – prima fra tutte la pittura di Cézanne – l’artista matura una qualità pittorica altissima, quasi eletta, testimoniata in mostra dalla sua ricca produzione durante gli anni di Novecento, il movimento artistico sviluppatosi intorno alla figura di Margherita Sarfatti in nome di un “ritorno all’ordine”. Ghiglia interpreta tuttavia le istanze del movimento in chiave assolutamente personale. Distante dalle mode del mercato e dalle grandi esposizioni nazionali e internazionali, l’opera di Ghiglia conosce una riscoperta a partire dagli anni Sessanta e Settanta del Novecento, prosegue nei decenni successivi, conosce un particolare rilievo con le due mostre a lui dedicate nel 1996 a Livorno e a Prato e nella più recente esposizione tenutasi a Viareggio nel 2018.
“Oscar Ghiglia. Gli anni di Novecento” intende ripercorrere la ricerca dell’artista, soffermandosi in particolare sugli anni di Novecento, nei quali il pittore raggiunge esiti di eccezionale qualità: basti ricordare La modella (1928-29), assunta a icona di questa mostra, a fianco dei meravigliosi accordi compositivi, cromatici e poetici sviluppati nelle sue nature morte e nei suoi ritratti.
“Lo straordinario itinerario creativo di Oscar Ghiglia attraversa la prima metà del Novecento seguendo il pulsare degli eventi della storia, lungo le rotte di una pittura di grande fascino e originalità. Un percorso di quasi cinquant’anni durante i quali s’avvicendano diverse stagioni creative, e con esse i colori, la luce, la lunghezza delle ombre di un artista dal carattere difficile, avverso alla vita pubblica e al mondo delle esposizioni” – affermano i curatori Ghiglia, Mannini, Zampieri. – “Dedicare una mostra a Oscar Ghiglia nel periodo di Novecento significa dunque innanzitutto ricollocare nella corretta prospettiva storica e critica la ricerca artistica portata avanti da pittore nel corso degli anni Venti.”
Il percorso espositivo
L’esposizione propone una cinquantina di opere provenienti da prestigiose collezioni private, tra cui l’Istituto Matteucci, e da importanti musei pubblici, fra cui la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, presentate secondo una narrazione che intreccia temi e cronologie.
Ad aprire la mostra il suo Autoritratto del 1920, nella sala dedicata agli anni della prima maturità, dove è possibile ammirare anche la modernissima Alzata con arance del 1915-1916o gli Iris del 1921. Nella seconda sala l’accento è posto sulla profonda classicità che permea l’opera di Ghiglia, declinata in forma sintetica, luminosa e salda al tempo stesso, mentre nella terza sala è offerto uno sguardo sul nudo femminile, in dialogo con un disegno di medesimo soggetto dell’amico Amedeo Modigliani.
Le ultime due sale aprono invece al “realismo magico”, che permea in tono del tutto originale l’opera di Ghiglia.
Accompagna la mostra un catalogo curato da Leonardo Ghiglia, Lucia Mannini e Stefano Zampieri, edito da Sillabe.
Oscar Ghiglia_La sedia rossa bassa_1913_Olio su cartone_Collezione privata Oscar Ghiglia_Paulo al cutter_1919_Olio su tela_Istituto Matteucci_Viareggio
Visite guidate, approfondimenti, ingressi gratuiti
Durante il periodo espositivo sono in programma visite guidate specifiche per giovani e adulti (tutti i sabati e le domeniche alle h. 16.30), atelier di pittura per le famiglie(tutte le domeniche alle h. 10.00), oltre a incontri di approfondimento, sia in presenza sia a distanza, sulla vita, sul pensiero e sull’opera del pittore.
Visite e attività per le scuole sono disponibili con prenotazione all’indirizzo didattica@musefirenze.it.
Infine, nelle domeniche 24 aprile, 8 e 22 maggio, 12 e 16 giugno, 10 e 24 luglio, 7 e 21 agosto e 11 settembre, sempre alle h. 16.30, i soci Unicoop potranno partecipare alle visite gratuitamente. Per loro, durante tutto il periodo della mostra è inoltre attiva la promozione 2×1, che consente di accedere alla mostra e all’intero palazzo in due persone con il costo di un solo biglietto.
Oscar Ghiglia_Donna allo specchio_1923_Olio su cartone_Courtesy Società di Belle Arti Oscar Ghiglia_Vecchio poncho_1924_Olio su cartone_Collezione privata
Vademecum
Firenze
Palazzo Medici Riccardi
Via Camillo Cavour, 3
7 aprile – 13 settembre 2022
Orari
tutti i giorni h.9.00-19.00, mercoledì chiuso
Ultimo ingresso alle h. 18.00
Biglietti
Il biglietto è comprensivo della visita al museo.
Intero € 10,00
Ridotto € 6,00
Informazioni e prenotazioni
Tel. + 39 055 2760552
e-mail: info@palazzomediciriccardi.it