FIRENZE – Si intitola “In Ordine Sparso” la mostra di Helidon Xhixha, artista di origine albanese che attualmente vive e lavora tra Milano e Dubai, divenuto celebre in particolare a partire dalla Biennale di Venezia 2015 ed alla London Design Biennale 2016,che avrà come scenario lo splendido Giardino di Boboli a Firenze. Curata da Diego Giolitti e Eike Schmidt, l’esposizione, che si terrà dal 27 giugno al 29 ottobre 2017, esplorerà temi molto complessi legati al caos e all’ordine, traendo ispirazione dalla natura e dalla geometria sacra. Questi concetti saranno esplorati dall’artista attraverso una serie di imponenti sculture iconiche ed installazioni, realizzate attraverso la manipolazione dell’acciaio inox riflettente, materiale attraverso il quale l’artista si è reso riconoscibile dal pubblico contemporaneo. Attraverso un intervento altamente qualificato sull’acciaio, il materiale passa dall’essere ininterrottamente lineare, al divenire distorto, intricato e frammentario, ottenendo come risultato una personale interpretazione visiva dell’influenza tra metallo e luce, tra il concreto e l’etereo, e affrontando parallelamente notevoli concetti filosofici.
L’esposizione sarà divisa in due sezioni dove la differenza tra caos e ordine apparirà subito chiara. Nella Limonaia del Giardino di Boboli l’artista guarderà alla natura, al fine di scoprire il caos. La sua fonte primaria di ispirazione è quella delle grotte di cristallo di Naica in Messico. La risposta dell’artista rispetto al concetto di ordine sarà ispirata alle teorie basilari della geometria sacra.
Nell’affrontare i concetti di caos e ordine, Helidon Xhixha ha compreso l’immensa responsabilità che ne deriva; il risultato del suo lavoro mostra un chiaro apprezzamento e una completa dedizione alla magnificenza del compito. La mostra cercherà di trasmettere il concetto che Caos e Ordine, rappresentate in apparenza come forze opposte, sono in realtà controparti uguali e prolifiche, che risiedono in diverse estremità poste sulla stessa scala. Esistono all’unisono, si basano l’uno sull’altro, unificandosi all’interno di tutte le cose. La mostra è quindi una fondamentale intuizione di questa profonda idea e rispecchia il processo artistico dell’artista.
“Le opere che Helidon Xhixha sta creando per la mostra a Boboli si riferiscono in due modi all’origine rinascimentale di questo luogo straordinario – ha spiegato Eike D. Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi – da un canto partono dalla concezione matematica dell’arte, come la vediamo realizzata da Filippo Brunelleschi e da Paolo Uccello, dall’altro canto rispondono all’intreccio tra arte e natura che nella Tribuna degli Uffizi e nella Grotta Grande del Buontalenti ha raggiunto vette di profonda valenza filosofica”.
La mostra è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi e Firenze Musei.