Visitare la mostra Flowers. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale (fino al 18 gennaio al Chiostro del Bramante a Roma) significa entrare in un mondo magico coinvolgente ed avvolgente in cui le opere d’arte ”classiche” si affiancano, lasciando loro ampio spazio, a installazioni davvero fantastiche.
Flowers è difficile da raccontare e descrivere perché il rischio di spoilerare, togliendo al visitatore l’incanto di sorprendenti soprese, è davvero altissimo. Superate le folle vocianti e schiamazzanti che affollano i dintorni di Piazza Navona, le pizzerie tutte storiche o antiche, le gelaterie esclusivamente artigianali, le guide che corrono reggendo ombrelli e bandierine seguite da truppe di stanchi turisti il solo entrare nel Chiostro del Bramante per visitare questa mostra rasserena subito l’animo.


Un’esplosione di fiori ricopre interamente l’interno del Chiostro: il pavimento è ricoperto da una tela fiorita il cui disegno è ripreso nelle leggerissime e semi trasparenti tende appese tra gli archi del porticato. I geniali curatori Franziska Stöhr e Roger Diederen, con la collaborazione di Suzanne Landau, hanno creato un percorso che attraversa cinque secoli di arte, cultura e innovazione, selezionando artisti che hanno utilizzato i fiori come oggetti o soggetti delle loro opere. È un vero e proprio viaggio polisensoriale attraverso un percorso espositivo la cui scoperta si preferisce lasciare al visitatore; sono dipinti, sculture, manoscritti, arazzi, fotografie, installazioni site-specific, opere di realtà aumentata, intelligenza artificiale e esperienze sensoriali.
Coldiretti ha realizzato un percorso immersivo in cui alberi, arbusti e fiori italiani raccontano il valore della biodiversità e il ruolo del verde urbano nel migliorare la qualità della vita, mentre Campomarzio70 ha ideato un percorso olfattivo con i quattro fiori nobili utilizzati in profumeria – arancio, gelsomino, rosa e tuberosa – ciascuno presente
singolarmente in altrettante sale. “I fiori sono molto più di semplici elementi decorativi”, spiega Natalia de Marco, direttrice artistica del Chiostro del Bramante. “Sono simboli universali che rappresentano ogni aspetto della vita: dalla resistenza alla spiritualità, dall’amore al conflitto, dalla scienza all’ecologia”.


Ai capolavori di Jan Brueghel il Vecchio con la sua narrazione dei fiori come protagonisti silenziosi di un ampio universo simbolico o di Girolamo Pini con i suoi tre campionari botanici ad olio che raccontano la sua straordinaria attenzione al dettaglio botanico si affiancano le installazioni di Rebecca Louise Law (che ha utilizzato oltre diecimila fiori essiccati per un’opera che ha richiesto settimane per essere allestita) o di Zadok Ben-David e le sue migliaia di piccoli fiori in acciaio inciso ciascuno dei quali ripreso da illustrazioni botaniche storiche. Anche Questa installazione, di una grandiosa complessità, ha richiesto settimane per essere allestita e rivela al visitatore un lato davvero sorprendente. L’ingresso alle sale superiori è un’esplosione di colori che variano dall’arancio al rosso e che introducono ad un’altra magica installazione: “Meadow” di Studio Drift, dove leggerissimi fiori meccanici – simili a meduse che fluttuano sinuose – riproducono la bellezza effimera della natura.


Flowers racconta il legame millenario tra uomo e natura, rivelando come i fiori siano stati fonte d’ispirazione per artisti, scienziati e pensatori di ogni epoca; contemporaneamente affronta con forza temi di grande attualità, come l’impatto dell’agricoltura intensiva, l’uso dei pesticidi e la crisi ecologica, il ruolo cruciale degli impollinatori, come le api per il mantenimento dell’equilibrio naturale. Proprio le api sono protagoniste attive di una delle prime opere del percorso espositivo: “Honeycomb Head of the Emperor Hadrian” ovvero la testa dell’Imperatore Adriano trasformata con immensa pazienza in un vero alveare da Tomáš Gabzdil Libertíny. Ad essa fa da contraltare, quasi in chiusura, la sala di lettura i cui quattro angoli sono arredati con tappezzerie tende divani e poltrone di quattro stoffe differenti per colori e disegni, tutte a soggetto floreale.
Le oltre 90 opere in mostra provengono da 10 diversi Paesi del mondo e da istituzioni prestigiose come il Louvre, il Musée d’Orsay, il Petit Palais, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi e i Royal Botanic Gardens, Kew di Londra. Tra i prestatori la Galleria Borghese, la Biblioteca Casanatense, il Badisches Landesmuseum di Karlsruhe e l’Israel Museum di Gerusalemme. L’audio-racconto della mostra è interpretato dall’intensa voce di Alessandro Preziosi, e permette di scoprire dettagli nascosti e interpretazioni originali creando una connessione emotiva con il visitatore.



INFO
FLOWERS Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale
Chiostro del Bramante via Arco della Pace 00186 Roma
www.chiostrodelbramante.it
sino al 18 gennaio 2026
Informazioni e prenotazioni: + 39 06 68 80 90 35
Domenica – giovedì ore 10.00 – 20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Venerdì e sabato ore 10.00- 21.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti:
Intero: € 19,00
Docenti: € 17,00
Over 65: € 17,00
Bambini Fino A 4 Anni: Omaggio
Bambini Dai 5 Ai 13 Anni: € 10,00
Ragazzi Dai 14 Ai 18 Anni: € 17,00







