TORINO – Al via il bando “Restauri Cantieri Diffusi”, grazie al quale saranno recuperati, con i 2,4 milioni di euro di contributi assegnati da Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, beni immobili e mobili – campanili, facciate, pavimentazioni, tele, statue, libri, arredi lignei – sottoposti a tutela nei territori del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Le risorse della Fondazione Crt renderanno possibile anche il restauro conservativo della facciata lato sud della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dell’altare maggiore della Real Chiesa di San Lorenzo a Torino e della pavimentazione della Sala delle Grottesche del Castello della Manta nel Cuneese.
“La tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico nel contesto paesaggistico e ambientale – afferma il presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia – ha un ‘senso contemporaneo’, un legame identitario con la vita della comunità. Per i mecenati del XXI secolo come le Fondazioni, salvare la memoria e la bellezza dei luoghi, in linea con i principi stessi della Costituzione, significa lavorare concretamente per il bene comune. Il progetto ‘Restauri’ – prosegue il presidente Quaglia “unisce al valore culturale anche quello economico-occupazionale, particolarmente significativo in questo momento di estrema difficoltà per il Paese, restituendo fiducia, speranza e una prospettiva di ripartenza. L’apertura dei cantieri per il recupero delle opere, infatti, creerà nuove opportunità di lavoro sul territorio funzionali alla ripresa, rafforzando la capacità di ‘resilienza’ dell’intera comunità”.
“Oggi più che mai, a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, si comprende cosa significa non poter fruire della bellezza del patrimonio artistico-culturale e l’importanza di tutelarlo nel tempo – sottolinea il segretario generale della Fondazione Crt Massimo Lapucci – Grazie anche ai meccanismi di detrazione e agevolazione fiscale dell’Art bonus, il contributo di Fondazione Crt per la rinascita della ‘grande bellezza’ diffusa a livello locale, ma di rilevanza anche nazionale, attiva un doppio circolo virtuoso. Ridà fiato a molte imprese nel nord Ovest e mette a disposizione del territorio ulteriori risorse – 730mila euro nell’ultimo anno – concretizzando il ruolo strategico della filantropia per garantire che l’arte sia, al tempo stesso, una ricchezza da valorizzare nel presente, ma anche un’eredità per il futuro”.
Salgono quindi a oltre 2.700 i beni fatti rinascere da Fondazione Crt, nell’ambito di Restauri Cantieri Diffusi, con un investimento di oltre 45 milioni di euro.
I beni che saranno recuperati
Nel Torinese saranno restaurati l’androne di accesso all’Accademia di Medicina, con i suoi tre affreschi di Bartolomeo Guidobono, e la copertura e pavimentazione della Chiesa San Pietro in Vincoli a Cavoretto; la Cappella della Madonnina presso l’Abbazia di S. Maria di Pulcherada a S. Mauro Torinese, gli affreschi della Confraternita di Santa Croce a Ivrea.
In provincia di Cuneo, oltre alla Sacrestia della Chiesa di S. Filippo Neri a Mondovì, Fondazione Crt finanzia il risanamento della torre campanaria e della facciata della chiesa parrocchiale dei SS.mi Marcellino, Pietro ed Erasmo di Envie, il progetto “Settecento da salvare: due tele di Rapous e Operti” della vecchia parrocchiale di Montà; la valorizzazione del sistema di fortificazioni di Moiola risalenti al 1940-1942; il risanamento e il consolidamento delle coperture della Cappella di Sant’Anna, sede della Confraternita dei Flagellanti a Murazzano e, sempre a Murazzano, il restauro delle superfici decorate del Santuario della Beata Vergine di Hal, alla cui immagine è attribuita la salvezza nel 1944, quando la cittadina cuneese era in procinto di essere bruciata dai tedeschi.
Nell’Alessandrino gli interventi riguardano, tra gli altri, il restauro artistico della cappella barocca del Santo Rosario nella chiesa parrocchiale dei SS. Michele e Pietro a Felizzano e la riqualificazione nel complesso architettonico monumentale dell’ex convento dell’Annunziata a Tortona. Nell’Astigiano verranno realizzati il recupero architettonico e funzionale delle sale di rappresentanza di Palazzo Ottolenghi e la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della chiesa di S. Michele Arcangelo a Moncucco.
Nel Biellese sono previste opere di restauro della Cappella della Madonna del Rosario nella Parrocchia di Pettinengo -coi dipinti murali del Galliari e l’altare ligneo degli Aureggio del XVIII secolo- e dei dipinti murali interni all’Oratorio di S. Maria delle Grazie di Netro. Nel Novarese il restauro conservativo del campanile della chiesa di San Bartolomeo e San Giulio in Calogna a Lesa, e la ristrutturazione di Casa San Martino dell’Abbazia benedettina Mater Ecclesiae a Orta San Giulio.
Nel Verbano-Cusio-Ossola saranno recuperate le quattro cappelle sul lato di mezzogiorno della navata della Basilica di San Vittore a Verbania e il porticato di ingresso della chiesa di Santa Marta a Verbania. Il Vercellese vedrà, in particolare, il risanamento conservativo dell’armadio sacro secentesco Aron-Ha-Kodesh della Comunità ebraica di Vercelli, il restauro dell’organo del 1869 dei fratelli Lingiardi della Parrocchia dei SS. Pietro e Maurizio a Desana e il recupero degli affreschi barocchi nella chiesa di San Cristoforo a Vercelli.
In Valle d’Aosta, infine, i restauri riguarderanno la facciata settecentesca del Seminario Vescovile di Aosta, la chiesa parrocchiale di S. Egidio a Verrès e l’organo della chiesa parrocchiale di San Pietro a Châtillon.