NEW YORK – Settan’anni fa, sulla terrazza del Museo d’Arte Moderna di New York, nasceva l’agenzia fotografica Magnum, la più storica e autorevole agenzia fotografica a livello internazionale. Si concretizzava così il progetto pensato da Robert Capa durante la guerra civile spagnola e discusso con altri fotografi come Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandivert, con lo scopo di salvaguardare il lavoro del fotografo, rispettandone dignità professionale, sia dal punto di vista etico che da quello economico.
L’agenzia nasceva dunque secondo una formula cooperativa, in cui i fotografi diventavano proprietari del loro lavoro, prendevano decisioni collettivamente, proponevano autonomamente alle testate i propri servizi e mantenevano i diritti sui negativi, garantendo così una corretta diffusione delle loro immagini.
I protagonisti di questa nuova avventura individuarono aree geopolitiche e culturali di interesse sulle quali lavorare. Cartier-Bresson scelse l’Asia, Seymour si concentrò sull’Europa, Rodger sull’Africa, mentre Capa fu disponibile su ogni fronte.
L’impegno in prima linea di due dei soci fondatori, Robert Capa e David Seymour e lo svizzero Werner Bischof, li portò fino alla tragica loro scomparsa, vittime dei teatri di guerra degli anni Cinquanta.
In questo settantesimo anniversario saranno molte le iniziative che renderanno omaggio alla storica agenzia, a partire dall’Italia.
La ricorrenza verrà infatti festeggiata da Camera – Centro Italiano per la Fotografia di Torino con la mostra L’Italia di Magnum. Da Cartier-Bresson a Pellegrin (2 marzo – 21 maggio 2017), a cura di Walter Guadagnini, con la collaborazione di Arianna Visani. Venti sono gli autori, tra cui Robert Capa, David Seymour, Elliott Erwitt, Herbert List, Ferdinando Scianna, Martin Parr, chiamati a raccontare eventi grandi e piccoli, personaggi e luoghi dell’Italia dal dopoguerra a oggi, in un affascinante intreccio di fotografie iconiche e di altre meno note.
Il Museo del Violino di Cremona, dal 4 Marzo – 10 Giugno 2017 darà invece vita a una mostra a cura di Marco Minuz, nella quale verrano esposte le fotografie di Eve Arnold, Werner Bischof, Bruno Barbey, Cornell Capa, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Ernst Haas, Philippe Halsman, Inge Morath, Dennis Stock. La rassegna analizzerà il racconto fra celebri reportage realizzati dai membri di Magnum Photos e il settimanale illustrato americano dove essi vennero pubblicati.
Infine a Brescia, in occasione della prima edizione di “Brescia Photo Festival 2017”, a partire dal 7 marzo, Magnum sarà raccontata attraverso tre mostre: “Magnum First”, al Santa Giulia e sino al 3 settembre, ripropone, per la prima in Italia, le 83 stampe vintage in bianco e nero di Henri Cartier-Bresson, Marc Riboud, Inge Morath, Jean Marquis, Werner Bischof, Ernst Haas, Robert Capa e Erich Lessing. Sempre a Santa Giulia ci sarà anche “Magnum – La première fois” con i servizi che hanno reso celebri 20 grandissimi fotografi Magnum, tramite proiezioni e stampe originali. Inoltre, nella sede della Camera di Commercio di Brescia, sarà possibile ammirare per la prima volte le proiezioni di Brescia Photos, tre reportage su Brescia ed il suo territorio realizzati nel 2003 da tre celeberrimi reporter Magnum: Harry Gruyaert, Alex Majoli e Chris Steele-Perkins.