VICENZA – Un nuovo percorso espositivo accoglie il visitatore alle Gallerie d’Italia di Vicenza, conosciute anche come la “casa delle icone”, in considerazione della sua collezione di icone russe, una delle maggiori in Occidente per numero di opere e presenza di rari capolavori di alta epoca.
Il percorso espositivo Vedere l’inviibile, curato da Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, Direttori del Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari Venezia, è costruito secondo nuovi criteri museografici ed è volto ad accogliere e raccontare le icone russe attraverso modalità di esposizione e fruizione innovative.
A partire dal 3 luglio, dunque, il visitatore viene accolto da un ambiente immersivo multimediale e multisensoriale che lo accompagna in un viaggio visivo nella spiritualità russo-ortodossa e consente di percepire lo spazio in cui sono fruite davvero le icone.
Gli spazi del pianterreno propongono una selezione di 70 icone in un nuovo allestimento in dialogo con l’arte e i linguaggi della contemporaneità: nella prima edizione sarà protagonista uno dei maggiori artisti contemporanei russi, Valery Koshlyakov (Salsk, 1962), che propone un dialogo inedito con le icone attraverso una serie di opere chiamate ikonos (plurale ikonusy, significa «portante»). L’esposizione Architetture celesti (fino al 3 luglio 2022) è composta da un nucleo di ikonusy site specific, realizzati in stretto dialogo con quattro icone selezionate dalla collezione Intesa Sanpaolo, in cui è ravvisabile la presenza di particolari che sono poi “migrati”, trasformandosi, nelle fantasie architettoniche dell’artista.
Sono previste numerose iniziative collaterali al nuovo progetto espositivo delle Gallerie, tra cui visite guidate e itinerari tematici per scoprire il linguaggio simbolico delle icone o per avvicinarsi all’immaginario di un artista contemporaneo; racconti animati per bambini e attività didattiche gratuite per le scuole di ogni grado.