VENEZIA – In occasione del prestito al Louvre di Studio di proporzioni del corpo, noto come Uomo vitruviano, di Leonardo, le Gallerie dell’Accademia, che custodiscono l’opera dal 1822 dopo l’acquisto insieme al resto della raccolta grafica appartenuta al milanese Giuseppe Bossi, intendono avviare un progetto di valorizzazione del disegno.
“Il prestito – spiega infatti una nota – non costituisce soltanto un’importante opportunità di collaborazione per le Gallerie dell’Accademia di Venezia con uno dei più prestigiosi musei al mondo, ma rientra in un accordo internazionale tra Italia e Francia stipulato in occasione delle celebrazioni per i centenari di Leonardo (2019) e Raffaello (2020) e che prevede reciproci scambi di opere d’arte”.
A spiegare i punti cardine di questa operazione è il direttore delle Gallerie Giulio Manieri Elia. “Primo obiettivo – afferma il Direttore – sarà quello di incentivare i necessari controlli al fine di tutelare i diritti spettanti allo Stato sull’uso commerciale dell’immagine. Quindi di prevedere, nel nuovo allestimento del museo, la creazione di una stazione multimediale dedicata a un approfondimento storico-artistico dell’opera con dettagli e curiosità perlopiù inediti o poco noti, che permetterà di superare parzialmente le difficoltà connesse alla sua esposizione discontinua, dovuta a ragioni di conservazione del disegno”.
Infine – conclude Manieri Elia – “le Gallerie stanno valutando l’idea di un’esposizione dedicata all’analisi e presentazione critica dell’evoluzione della straordinaria fortuna universale dell’Uomo vitruviano, divenuto, nonostante la sua limitata visibilità, una vera icona pop nell’immaginario collettivo”.