MILANO – Un affresco della storia di Milano attraverso le sue opere d’arte. Le Gallerie d’Italia di Milano invitano a scoprire Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento, una mostra che racconta come l’arte abbia plasmato e sia stata plasmata dalla città, dal Medioevo alle sperimentazioni del Novecento.
La rassegna è curata da Marco Carminati, Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Paola Zatti e realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la mostra è frutto di una collaborazione tra prestigiose istituzioni culturali milanesi, come la Veneranda Fabbrica del Duomo, il Museo Diocesano, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, il Museo Poldi Pezzoli, la Biblioteca Nazionale Braidense, la GAM, il Museo del Novecento, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, e molte altre.
Un viaggio attraverso dieci secoli di storia artistica
Con 140 opere tra dipinti, sculture, manoscritti e disegni, provenienti da musei locali, nazionali e internazionali, la mostra si articola in sezioni tematiche e cronologiche. Ognuna approfondisce aspetti che hanno definito Milano come crocevia delle arti.
Il Duomo di Milano, un cantiere cosmopolita
Il percorso inizia con la Fabbrica del Duomo, simbolo di Milano e della sua capacità di accogliere influenze artistiche internazionali. Le maestranze tedesche, chiamate a dirigere i lavori, portarono con sé le innovazioni tecniche e stilistiche delle grandi cattedrali del Nord Europa, ispirando gli artisti locali. Ma è proprio grazie al contributo di questi ultimi che il Duomo di Milano acquisì un’identità unica, diventando un simbolo della città e un punto di riferimento per l’arte italiana. Le opere esposte, tra cui sculture e vetrate, testimoniano la transizione dalle maestranze nordiche agli artisti locali, capaci di reinterpretare le tradizioni gotiche europee.
Leonardo da Vinci e il Rinascimento
Un momento chiave è rappresentato dalla presenza di Leonardo da Vinci alla corte degli Sforza. Attraverso disegni, progetti urbanistici e opere dei suoi seguaci, emerge il ruolo del maestro nel rinnovamento culturale e artistico di Milano, trasformata in uno dei centri più vivaci del Rinascimento italiano.
Federico Borromeo e la pittura fiamminga
Il Cardinale Federico Borromeo, grande mecenate, introdusse a Milano la passione per la pittura fiamminga e i generi innovativi come il paesaggio e la natura morta. Opere di piccolo formato, preziose per tecnica e soggetto, sono presentate seguendo lo stile espositivo dell’epoca.
Dal Neoclassicismo al Romanticismo
Le riforme promosse da Maria Teresa d’Austria e Giuseppe II trasformarono Milano in un centro dell’Illuminismo europeo. L’architetto Giuseppe Piermarini contribuì a questa trasformazione, realizzando edifici iconici come il Teatro alla Scala e i Giardini Pubblici. Successivamente, Milano divenne la culla del Romanticismo italiano, con artisti come Francesco Hayez e Massimo d’Azeglio che influenzarono profondamente il gusto dell’epoca.
Divisionismo e Futurismo
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, Milano vide la nascita del Divisionismo, un movimento che anticipò il Futurismo. Opere di Giovanni Segantini, Gaetano Previati e Umberto Boccioni raccontano questa evoluzione, che fece di Milano un laboratorio d’avanguardia.
Margherita Sarfatti e il Novecento
Negli anni tra le due guerre, la veneziana Margherita Sarfatti promosse il movimento del Novecento, consolidando Milano come centro del “ritorno all’ordine” europeo. Artisti come Mario Sironi, Arturo Martini e Francesco Messina trovarono in lei una guida che li portò al successo internazionale.
Adolfo Wildt e il passaggio all’astrazione
L’ultima sezione è dedicata all’eccentrico scultore Adolfo Wildt e ai suoi celebri allievi, Lucio Fontana e Fausto Melotti. Attraverso un confronto diretto tra le opere, la mostra esplora il passaggio dal figurativo all’astratto, culminando con l’installazione Ambiente spaziale a luce nera di Fontana.
Un omaggio a Milano e al suo patrimonio
La mostra, arricchita da prestiti di musei internazionali come il Kunsthistorisches Museum di Vienna e la Galleria Borghese di Roma, celebra l’identità culturale di Milano e il suo ruolo di città inclusiva e cosmopolita.
Come sottolineato da Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo:
“Un omaggio quindi a Milano come crocevia delle arti, come città inclusiva e cosmopolita, alla cui realizzazione hanno concorso prestigiose realtà cittadine, prima fra tutte la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, oltre a importanti musei nazionali e internazionali. Proprio il clima di profonda collaborazione ha reso possibile proporre una mostra di particolare bellezza e qualità, che testimonia il forte e storico legame di Intesa Sanpaolo con la città, le sue istituzioni e la sua comunità.”
Vademecum
Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento
Gallerie d’Italia – Milano, Museo di Intesa Sanpaolo
Dal 23 novembre 2024 al 16 marzo 2025
ORARI: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: aperto dalle 9.30 alle 19.30; giovedì: aperto dalle 9.30 alle 22.30; lunedì: chiuso; ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
TARIFFE: intero 10€, ridotto 8€, ingresso gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni, ridotto speciale 5€ per under 26 e clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: http://www.gallerieditalia.com, milano@gallerieditalia.com. Numero Verde 800.167619
Catalogo: pubblicato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.