FIRENZE – “Ritratto di giovane donna in busto”, il prezioso disegno di Raffaello, custodito al Palais des Beaux-Arts de Lille, è l’opera attorno alla quale è incentrata la mostra “Raffaello e Firenze”, ospitata nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. Il disegno del Maestro Urbinate risale appunto agli anni fiorentini ed è emblematico dell’intenso dialogo intrattenuto con i grandi artisti incontrati in città, primo fra tutti Leonardo.
L’esposizione del disegno è frutto di un eccezionale prestito con il quale il Comune di Firenze, in occasione delle celebrazioni per il quinto centenario della morte, vuole onorare il genio di Raffaello, ricordando l’ambiente artistico e culturale dei primi anni del Cinquecento.
Un racconto multimediale, proiettato sulle pareti della Sala d’Arme, ripercorre gli anni che hanno inciso profondamente sulla formazione di Raffaello. Il filmato immersivo è a cura di Valentina Zucchi e Art Media Studio e illustra la rete relazionale, politica e sociale, oltre che artistica, intessuta da Raffaello, raccontandone le vicende e mostrando i capolavori di quel periodo, come i Ritratti di Agnolo Doni e di Maddalena Strozzi e la Madonna del Cardellino, tuttora conservati a Firenze presso le Gallerie degli Uffizi.
A corredo dell’iniziativa anche una serie di percorsi guidati nel centro storico, sui luoghi correlati al soggiorno del pittore.
“Questa mostra, tra il reale e il multimediale, – ha affermato il sindaco di Firenze, Dario Nardella – ci ricorda proprio le origini e le trasformazioni dell’arte di Raffaello e del grande ruolo della nostra città nella sua formazione. Firenze, in chiusura delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte, esplora questo lato della figura dell’artista e ci consegna una esposizione fortemente evocativa e suggestiva, resa unica dal prestito dalla Francia di un disegno risalente proprio agli anni fiorentini”.
“L’omaggio che la città di Firenze dedica a Raffaello nell’occasione del cinquecentenario della sua morte, riferito in particolare modo agli anni in cui l’artista si stabilisce in città – spiega Valentina Zucchi, curatrice del progetto e responsabile della mediazione culturale di Muse – si pone come una pregevole occasione non solo per gustare la squisita finezza dei suoi disegni e la limpida qualità dei suoi dipinti, ma anche per beneficiare, in questo periodo così cupo, del ristoro più profondo e più autentico che la cultura può offrire a ciascuno di noi. Come MUS.E siamo ancora una volta lieti e onorati di affiancare l’amministrazione comunale in questo compito”.
Per Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento e co-curatore della mostra, questo progetto espositivo “aggiunge un cammeo di prezioso valore alle tante manifestazioni dedicate all”angelica farfalla’, l’artista apparso come un essere divino alla sua epoca. Il disegno di giovane fanciulla, voltata di tre quarti, in prestito eccezionale dal Museo di Lille, è un assoluto che risplende di una luce speciale in Sala d’Armi e contrappone la grazia e la venustà femminili al clamore cacofonico del nostro tempo, ferito da fatti atroci che aggiungono angoscia a disperazione per una crisi sanitaria ed economica senza precedenti. La grazia e la bellezza di questo ‘diamante’ sembrano rassicurarci sull’esistenza di in un mondo migliore, di perfetta armonia, di cui l’arte di Raffaello è prefigurazione compiuta”.
Vademecum
Raffaello e Firenze Firenze Palazzo Vecchio,
Sala d’Arme 31 ottobre – 31 dicembre 2020
Orari tutti i giorni h.9.00-19.00, eccetto il giovedì h. 9.00-14.00.
La biglietteria chiude un’ora prima del museo Biglietti Il biglietto è incluso nell’ingresso a Palazzo Vecchio.
Gli accessi al museo sono contingentati per ragioni di sicurezza; si consiglia vivamente la prenotazione on line sul sito ufficiale http://bigliettimusei.comune.fi.it
Accesso gratuito per i possessori della Card del Fiorentino; per i minori di 18 anni; per disabili e accompagnatori; guide turistiche e interpreti; membri ICOM, ICOMOS e ICCROM.
Riduzioni per i visitatori tra i 18 e i 25 anni e riduzione 2×1 per i soci Unicoop Firenze.
Informazioni www.musefirenze.it