ROMA – L’invenzione della radio, che cambiò il mondo e rese Guglielmo Marconi un nome immortale, è al centro della mostra Guglielmo Marconi. Vedere l’invisibile. Dall’8 novembre 2024 al 25 aprile 2025, il VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia accoglie l’esposizione che intende rendere omaggio al grande inventore bolognese non solo come figura storica, ma anche come innovatore che continua a ispirare le tecnologie di comunicazione contemporanee.
La dimensione umana dietro il mito
Oltre al profilo puramente “tecnico” di Marconi, la mostra si focalizza sui tratti personali che hanno influenzato la sua visione. Tra i cimeli in esposizione si trovano, infatti, anche fotografie di momenti privati: Marconi ritratto con la madre Annie Jameson o nei momenti di relax con la figlia Elettra. I visitatori potranno avvicinarsi all’uomo dietro il genio, un innovatore spinto da una curiosità insaziabile e dal desiderio di rendere possibili connessioni prima impensabili.
Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura, in occasione della presentazione, che si è tenuta a Roma nella Sala del Refettorio di Palazzo Venezia, ha sottolineato come il percorso espositivo sia ” un viaggio mai fatto prima sui passi di Guglielmo Marconi, alla scoperta della sua vita e della sua straordinaria eredità”. In effetti, l’allestimento invita a vedere Marconi non solo come scienziato, ma come figura che ha plasmato il proprio tempo, anticipando la globalizzazione della comunicazione.
La radio come rivoluzione sociale
Uno degli interventi più sentiti è stato quello di Padre Paolo Benanti, Professore presso la Pontificia Università Gregoriana, che ha sottolineato: “Guglielmo Marconi, con la sua invenzione della radio, ha creato una tecnologia che ha rivoluzionato le comunicazioni globali, accorciando le distanze tra le persone e abbattendo le barriere geografiche. La radio ha reso possibile una diffusione più ampia e immediata delle idee, delle notizie e della cultura, facilitando così un dialogo globale.
Secondo Benanti, “in un mondo che aspira alla pace, Marconi ci ha fornito uno strumento per ascoltarci, capirci e costruire ponti, dimostrando come la scienza e la tecnologia possano essere vettori di unione e comprensione reciproca”.
Questo aspetto della radio come ponte tra mondi distanti è reso evidente attraverso fotografie d’epoca, registrazioni, e documenti originali che mettono in luce la diffusione delle onde radio nei primi decenni del Novecento. La radio divenne il mezzo più democratico per trasmettere idee, cultura e notizie, rompendo le barriere geografiche e politiche.
Una figura complessa e controversa
Accanto al genio innovatore, emerge nella mostra anche il Marconi imprenditore e uomo di Stato. Come raccontato dal professor Giovanni Paoloni Professore presso la Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne, la storia di Marconi è, infatti, quella di “un grande inventore e imprenditore”.
“Uno degli argomenti più controversi della sua biografia – ha evidenziato Paoloni – è stato il suo rapporto col fascismo: come D’Annunzio e buona parte della classe dirigente del suo tempo ne condivideva l’orientamento politico fortemente nazionalista, e per questo nel 1923 aderì al Partito Nazionale Fascista. Nel 1927 assunse la presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e dal 1930-1933, nominato presidente dell’Accademia d’Italia e dell’Enciclopedia Italiana, fu al vertice dell’organizzazione culturale voluta dal fascismo, e in tale veste sostenne l’autonomia della ricerca scientifica. Negli stessi anni continuò a dare notevoli contributi come ricercatore, in particolare sviluppando apparati e applicazioni basati sull’uso di onde corte e microonde”.
Attraverso una selezione di documenti storici, la mostra non evita, dunque, di affrontare le sfaccettature più delicate della vita di Marconi, offrendo un’analisi del suo contributo alla politica culturale italiana e della sua complessa eredità.
Otto sezioni per scoprire la vita di un pioniere
Il percorso espositivo si snoda in otto sezioni, ognuna dedicata a un aspetto della vita di Marconi, dalle prime sperimentazioni giovanili fino ai successi transatlantici: un viaggio interattivo che combina immagini, video e testimonianze storiche, attraverso uno sguardo inedito sulla mentalità visionaria di Marconi, primo startupper della storia.
Giulia Fortunato, presidente del Comitato per il 150° anniversario della nascita di Marconi, ha sottolineato l’importanza di comprendere l’avventura marconiana nel contesto storico in cui è avvenuta, “al crocevia di due secoli. Impossibile immaginarla al suo avvio in un tempo diverso dalla Belle Époque, con la sua straordinaria fiducia nell’uomo e nel progresso, un’epoca irripetibile, di cui Marconi è figlio e straordinario interprete, caratterizzata da fervore e opportunità senza pari nel campo tecnico e artistico”.
“Ho il cuore pieno di gioia. – Ha dichiarato, infine, Elettra Marconi – Per me è davvero una grande emozione sapere che grazie a questa mostra il ricordo della vita e dell’attività di mio padre vivrà nella memoria di migliaia di donne e di uomini di tutto il mondo. Immensamente grata a coloro i quali hanno reso tutto ciò possibile”.
Vademecum
Guglielmo Marconi. Vedere l’invisibile
VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia
8 novembre 2024 – 25 aprile 2025
Orari di visita della mostra: Tutti i giorni (lun-dom) dalle 9:30 alle 19:30 (Ultimo ingresso giornaliero alle 18:45)
Costo del biglietto:
● Intero: € 15,00 + € 2,00 (supplemento mostra)
● Agevolato: € 2,00 + € 2,00 (supplemento mostra) per i visitatori dai 18 anni fino al giorno del compimento del 25° anno di età
● Gratuito: per i minori di 18 anni, le persone con disabilità e altre categorie di utenti
Per informazioni e prenotazioni:
Telefono: 06.32810960
Email: vi-ve.prenotazioni@cultura.gov.it
Sito web: https://vive.cultura.gov.it/it
La mostra è realizzata con il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale Marconi.150 e con la collaborazione della Fondazione Guglielmo Marconi.