ROMA – L’École française de Rome, istituzione fondata nel 1875, continua a rivestire un ruolo di rilievo in Italia nella ricerca e formazione in ambito storico, archeologico e delle scienze umane. Nel 2024, in occasione del suo 150° anniversario, l’École propone una serie di iniziative, tra cui la mostra “Il Seicento in Villa Farnesina”, che mira a valorizzare il patrimonio culturale e ad approfondire la persistenza dell’iconografia raffaellesca nella Roma seicentesca.
Come sottolineato dalla Direttrice dell’École, Brigitte Marin, l’esposizione stabilisce un legame ideale tra Palazzo Farnese e Villa Farnesina, riscoprendo l’eredità culturale comune dei due palazzi, entrambi un tempo appartenenti alla famiglia Farnese. In occasione della mostra, si rivela l’ambiziosa volontà di unire simbolicamente le due sponde del Tevere, evocando il progetto di un “Ponte di Michelangelo” ideato nel 1540, ma mai realizzato.
Gli affreschi inediti della Farnesina e la Galatea di Raffaello
Il cuore dell’esposizione, a cura di Alessandro Zuccari e Virginia Lapenta, è costituito dalla scoperta di nuovi affreschi nell’antico soggiorno della villa, ora visibili grazie alla rimozione di una volta ottocentesca che li aveva occultati. Questi affreschi, risalenti all’epoca farnesiana, rivelano scene con putti in volo attorno allo stemma Farnese e un paesaggio autunnale nella lunetta centrale.
Gli affreschi, scoperti e restaurati grazie al contributo dell’Accademia Nazionale dei Lincei e all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, rappresentano una fonte inedita per lo studio delle decorazioni seicentesche della villa e per la comprensione del legame stilistico con le opere di Raffaello.
La mostra presenta anche sei dipinti del XVII secolo, ispirati agli affreschi della Loggia di Amore e Psiche e della Loggia di Galatea realizzati da Raffaello e dai suoi collaboratori. Tra questi spiccano due opere di Antonio Carracci, che reinterpretano i pennacchi di Giulio Romano, e altre rappresentazioni della Galatea di Raffaello, tra cui una versione di Pietro da Cortona proveniente dall’Accademia di San Luca.
“L’École – ha spiegato Marin – espone per la prima volta un dipinto di piccolo formato raffigurante la Galatea di Raffaello, di fronte all’affresco che ne ha fatto da modello e ad altre copie celebri, quelle di Pietro da Cortona e di Andrea Sacchi, il cui prestito ci offre una splendida occasione per riflettere sulla posterità della Galatea di Raffaello, figura che si trova anche, non a caso ma con un diverso motivo iconografico, nella galleria dei Carracci. Come altri pezzi del patrimonio della nostra istituzione che vengono messi in mostra in occasione del suo 150° anniversario, in particolare la sua collezione di antichi, questo dipinto, dopo la mostra attuale, sarà esposto nei saloni della residenza dell’EFR al secondo piano di Palazzo Farnese, ricordando ai visitatori i legami secolari e sempre vivaci tra Farnese e Farnesina”.
L’École française de Rome: una tradizione di eccellenza
Fondata nel 1875, l’École française de Rome si distingue per il suo impegno nella formazione alla ricerca e nella valorizzazione del patrimonio culturale. Con sede a Roma, presso Piazza Navona, questa istituzione è attiva nella promozione di studi storici, archeologici e umanistici, collaborando con importanti enti di ricerca italiani e internazionali. Il 150° anniversario rappresenta un’occasione per ribadire il valore di questa collaborazione e per consolidare il legame tra l’Italia e la Francia nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale comune.
La mostra, visitabile fino al 12 gennaio 2025, è patrocinata dall’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei e nasce in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo.