REGGIO CALABRIA – Il nuovo Centro della Cultura del Mediterraneo, di cui sono iniziati recentemente i lavori, è destinato a ridisegnare il lungomare di Reggio Calabria, grazie a un’architettura che dialoga con il paesaggio e restituisce alla città un nuovo spazio di connessione tra cultura, mare e comunità. Firmato dallo studio Zaha Hadid Architects, il centro si inserisce in un ampio piano di riqualificazione urbana e ambientale, con l’ambizione di diventare uno dei principali attrattori turistici del Mediterraneo.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà, nel presentare l’iniziativa, ha sottolineato il valore strategico dell’investimento, sia in termini di sviluppo culturale che di potenziale turistico, allineandolo con la candidatura della città a Capitale Italiana della Cultura 2027.
Un’architettura ispirata alla natura
Il progetto, vincitore di un concorso internazionale nel 2007, si distingue per una concezione architettonica organica e dinamica, ispirata alla simmetria radiale delle stelle marine. Quattro volumi principali, collegati da un ampio atrio centrale, definiscono la struttura, in un gioco di pieni e vuoti che bilancia funzionalità e armonia con il paesaggio costiero. La progettazione ha tenuto conto delle particolari condizioni climatiche della città: le corti interne riparano dal forte irraggiamento solare e dai venti settentrionali canalizzati dallo Stretto, mentre l’uso di pannelli in alluminio anodizzato contribuisce alla regolazione termica dell’edificio.

Spazi espositivi, cultura e sostenibilità
Distribuito su una superficie di 24.000 metri quadrati, il Centro della Cultura del Mediterraneo si inserisce in un contesto che valorizza il patrimonio archeologico e artistico esistente, ampliandone la fruizione con nuovi spazi dedicati alla ricerca e alla divulgazione. Tra gli ambienti principali, il centro ospiterà 7.000 metri quadrati di gallerie espositive, un acquario di 4.500 metri quadrati, un auditorium per eventi culturali, sale per conferenze, aree didattiche e spazi destinati alla ristorazione e all’accoglienza dei visitatori.
L’attenzione alla sostenibilità è un aspetto chiave del progetto. Oltre a una ventilazione ibrida e a un’integrazione avanzata della gestione idrica, il centro sarà circondato da un parco ispirato alla macchia mediterranea, con sessanta specie vegetali autoctone, contribuendo alla biodiversità locale e riducendo l’impatto ambientale. Le ampie terrazze offriranno spettacolari viste panoramiche sullo Stretto di Messina e sulla Sicilia, rendendo il lungomare un luogo in cui paesaggio e cultura si fondono in un’esperienza inedita.
Un motore di trasformazione per Reggio Calabria
La realizzazione del Centro della Cultura del Mediterraneo si inserisce in una più ampia visione di rigenerazione urbana, capace di ridefinire il rapporto tra la città e il mare. Non solo un nuovo spazio espositivo, dunque, ma un punto di riferimento per la ricerca, il dialogo culturale e la sperimentazione artistica. Con la sua programmazione interdisciplinare e le infrastrutture pensate per ospitare mostre, convegni e iniziative educative, il centro diventerà un laboratorio attivo, capace di raccontare il Mediterraneo attraverso le sue molteplici identità e dinamiche in continua evoluzione.