L’intervento sarà curato dallo studio Zaha Hadid Architects in collaborazione con la Soprintendenza del Ministero della Cultura, il Comune di Venezia e la Regione Veneto
VENEZIA – A Venezia, il murale The Migrant Child di Banksy, raffigurante un bambino con giubbotto di salvataggio e torcia fumogena, è destinato a essere rimosso dalla facciata di Palazzo San Pantalon. L’opera, realizzata dall’artista britannico nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019, sarà sottoposta a un complesso intervento di restauro per preservarne l’integrità e proteggerla dal deterioramento causato dall’esposizione agli agenti atmosferici.


L’iniziativa di Banca Ifis e il restauro del palazzo
La decisione di rimuovere e restaurare il murale rientra nel più ampio progetto di restauro di Palazzo San Pantalon, uno storico edificio veneziano situato nel sestiere di Santa Croce, acquistato da Banca Ifis nel 2024. L’obiettivo è trasformare il palazzo in un centro culturale dedicato all’arte contemporanea, in particolare alla street art e agli artisti emergenti. Il restauro sarà curato dallo studio Zaha Hadid Architects in collaborazione con la Soprintendenza del Ministero della Cultura, il Comune di Venezia e la Regione Veneto.
L’intervento prevede non solo il recupero architettonico dell’edificio cinquecentesco, ma anche la conservazione definitiva del murale di Banksy. La tecnica utilizzata per rimuovere l’opera garantirà la sua preservazione, anche se non è stato ancora stabilito se sarà esposta all’interno del palazzo o trasferita in un altro spazio.
The Migrant Child e Palazzo San Pantalon
Realizzato per riflettere sul drammatico tema dell’immigrazione, The Migrant Child è uno dei pochi murali di Banksy presenti in Italia. Dipinto a pelo d’acqua su Rio di Ca’ Foscari, il murale è diventato simbolo di denuncia e riflessione sociale, raffigurando un bambino che indossa un giubbotto salvagente e tiene fra le mani una torcia dalla quale esce una nuvola di fumo rosa fluorescente, una sorta di razzo segnaletico per essere visto. L’opera, nel corso di questi anni, ha resistito alle intemperie e all’acqua alta del 2019, che ha causato gravi danni a Venezia.



La rimozione e il restauro dell’opera hanno acceso il dibattito tra sostenitori della conservazione e coloro che ritengono che la street art debba rimanere effimera. Tra i promotori del restauro c’è stato anche l’ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che ha lanciato un appello per preservare il murale nonostante i limiti normativi che lo escludevano dai criteri di interesse storico-artistico.
Una volta completati i lavori di restauro, Palazzo San Pantalon diventerà non solo la sede veneziana di Banca Ifis, ma anche uno spazio espositivo aperto al pubblico. Il progetto prevede mostre temporanee, con particolare attenzione agli artisti emergenti, e una possibile collaborazione con la Biennale di Venezia, che potrebbe includere una sede distaccata del Padiglione Italia.