L’opera ha rapidamente catturato l’attenzione dei media internazionali. BBC News è stata tra le prime a riportare la notizia, seguita da testate come Iran International TV, Radio Farda e Voa News
MILANO – Con il murale Freedom, apparso al Consolato dell’Iran a Milano, l’artista aleXsandro Palombo ha lanciato un potente messaggio di libertà e resistenza. Al centro dell’opera la studentessa iraniana Ahoo Daryaei, arrestata e rinchiusa in un centro psichiatrico dopo essersi spogliata in segno di protesta contro l’oppressione del regime iraniano. Il murale è diventato immediatamente virale come simbolo internazionale del coraggio e della lotta per i diritti delle donne.
Nell’opera, Ahoo Daryaei indossa un reggiseno stampato con la bandiera iraniana e slip rossi con la scritta Freedom” Il suo sguardo è fiero e determinato, mentre avanza con passo lento di fronte al Consolato.
Il gesto di Ahoo Daryaei e la reazione del regime
La giovane studentessa dell’Università Islamica Azad di Teheran ha sfidato apertamente il regime iraniano. Un atto di ribellione contro le norme imposte dall’Ayatollah che obbligano le donne a indossare il velo e abiti larghi. Le autorità hanno risposto con estrema durezza: il Ministro della Scienza iraniano, Hossein Simaei, ha condannato l’azione definendola “immorale” e ha dichiarato: “Coloro che hanno ripubblicato queste riprese diffondono la prostituzione e non dovrebbero essere incoraggiati in quanto non sono né moralmente né religiosamente giustificati“.
Ad oggi, della ragazza non si hanno più notizie e la preoccupazione per la sua sorte cresce in tutto il mondo.
“Freedom”: il murale diventa virale sui media internazionali
Il murale di Palombo ha rapidamente catturato l’attenzione dei media internazionali. BBC News è stata tra le prime a riportare la notizia, seguita da testate come Iran International TV, Radio Farda e Voa News. Anche il movimento franco-iraniano FemmeAzadi e Taavana, istituto di e-learning sostenuto dal Dipartimento di Stato USA per promuovere la democrazia in Iran, hanno amplificato il messaggio di supporto alla studentessa. Migliaia di condivisioni sui social media hanno trasformato Freedom in un simbolo virale di solidarietà in difesa dei diritti delle donne iraniane.
Palombo non è nuovo a opere di denuncia contro la repressione in Iran. Già nel 2022, l’uccisione di Mahsa Amini aveva ispirato la sua serie The Cut, in cui Marge Simpson si taglia i capelli per protestare contro le oppressioni. Anche con Freedom, Palombo si schiera per i diritti negati, portando alla luce un grido di resistenza.
“Ahoo Daryaei ci ha donato il suo corpo come atto d’amore universale per farne un’arma pacifica con cui sfidare il regime islamico degli Ayatollah. – Ha spiegato aleXsandro Palombo – Il suo gesto è profondo, il suo sacrificio è dirompente, Ahoo Daryaei ci invita a diffondere il messaggio attraverso il suo corpo e a portare avanti l’urlo di libertà e di coraggio delle donne iraniane. Un monito a non voltarci dall’altra parte, a lottare insieme a loro per non essere complici e indifferenti”.
Purtroppo, il murale è stato già vandalizzato ed appare quasi del tutto cancellato.