FIRENZE – Una mostra dedicata all’infanzia segna la ripartenza delle attività del Museo degli Innocenti dopo l’interruzione forzata dei mesi scorsi.
“Bambini per Sempre! Infanzia e illustrazione nell’arte del primo Novecento” è l’espozione aperta da giovedì 9 luglio al 14 settembre, che va dalle copertine del “Giornalino di Gian Burrasca” alle opere di grandi artisti del secolo scorso e di oggi che richiamano linguaggi e mondi infantili. Ci sono le opere di grandi artisti del primo Novecento come Balla, Balduini, Cambellotti, Carlini, Carrà, Conti, Levasti, Rosai, Soffici, Viani accanto a quelle più rare di Alberto Magri. Ma c’è anche l’arte contemporanea di Sandra Tomboloni che ripropone, dopo un secolo, quel modo non scontato di leggere la realtà.
La mostra, a cura di Nadia Marchioni e Arabella Natalini, è allestita nel Salone Borghini del Museo degli Innocenti, e propone nuove e interessanti prospettive di ricerca sul ”primitivismo infantile’’.
“Il Museo degli Innocenti – spiega la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida – conserva un patrimonio unico al mondo e testimonia una storia mai interrotta di accoglienza e aiuto all’infanzia e alle famiglie e si conferma un luogo vivo dove è costante l’attività di produzione e diffusione culturale. Siamo felici di poter accogliere una mostra dove l’arte e il mondo dell’infanzia dialogano apertamente, che parla del fenomeno del ”primitivismo infantile” in Italia che è rimasto, finora, a margine degli studi e pressoché sconosciuto al grande pubblico. Il disegno è uno strumento di espressione dello stato d’animo del bambino ed è interessante vedere, grazie a questa iniziativa, come la sensibilità degli artisti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento abbia saputo valorizzare la forza inconscia contenuta nei disegni dei bambini e ne abbia tratto ispirazione. Una bella e interessante proposta per i visitatori del Museo degli Innocenti, che stimola l’osservatore a calarsi nell’universo bambino, fatto di mondi fantastici ed emozioni pure”.
La promozione dei diritti dei bambini e del mondo infantile si unisce così alla valorizzazione del patrimonio artistico e della produzione culturale dell’Istituto degli Innocenti – sottolinea il direttore generale, Giovanni Palumbo – La mostra che inauguriamo è stata concepita con questo obiettivo e vuole approfondire un tema particolarmente suggestivo: il dialogo aperto tra gli artisti e la loro sensibilità ereditata dall’infanzia. L’Istituto da oltre 600 anni coltiva un connubio armonioso tra la ‘bellezza’ in cui è immerso e la sua missione di accoglienza, che ha permesso ad oltre 500 mila bambini di essere ospitati e coinvolti in un luogo straordinario dedicato a loro. Vogliamo ringraziare le istituzioni, sempre al nostro fianco, e Ubi Banca e la Scuola di Arte Sacra di Firenze per il prezioso contributo a questa esposizione”.