NEW YORK – L’artista italiano Jago, in collaborazione con Whoopi Goldberg e le autorità locali, ha svelato la sua scultura in marmo “Look Down” al Thomas Paine Park di New York. L’opera, che rimarrà esposta fino a ottobre, è un invito a riflettere sulla povertà, la discriminazione.
Un’ispirazione nata dalla dura realtà
L’idea di “Look Down” nasce in seguito a una visita di Jago a New York nel 2018, durante la quale l’artista rimane colpito dal numero di senzatetto. Profondamente toccato da questa realtà, Jago ha voluto dare vita a un’opera che potesse scuotere le coscienze.
La scultura, che raffigura un bambino addormentato, un’immagine di innocenza e vulnerabilità che contrasta con la durezza della vita di strada, è un monito per ricordare che ogni senzatetto è stato un bambino, con sogni e speranze come tutti gli altri.

“Quando ho creato questa scultura – spiega Jago – avevo un’idea precisa: raccontare la storia di chi non ha un tetto sulla testa. Dopo averla esposta a Napoli nell’abbraccio di Piazza Plebiscito, negli Emirati Arabi Uniti nel deserto di Fujairah, a Roma davanti al Colosseo e a Palermo a Palazzo Reale, ho capito che il senso dell’opera è quello che il contesto, le persone e il periodo storico le attribuiscono. Oggi questo bambino, che dovrebbe essere un simbolo della più bella umanità, è un’immagine dell’insensata barbarie di pochi verso i molti che rende i bambini di tutto il mondo vittime sacrificali, numeri, bilanci, a cui si può togliere tutto, la casa, la vita”.

Jago dà voce ai senza voce
Jago è un artista italiano noto per le sue sculture in marmo che affrontano temi sociali complessi e provocatori. Le sue opere sono spesso caratterizzate da un forte realismo e da un uso sapiente della luce e dell’ombra per creare un impatto emotivo intenso. L’artista utilizza anche i social network per condividere il suo processo creativo e per coinvolgere il pubblico in un dialogo sulle tematiche che affronta nella sua arte.