Una mostra – Unhappen Unhappen Unhappen – Pepper’s Ghost Dioramas, che presenterà in anteprima quattro diorami animati, realizzati da Anathi Conjwa, William Kentridge, Micca Manganye e Sabine Theunissen, oltre al video Moments of making di Noah Cohen. Residenze, workshops, eventi e, il 9 luglio, una lecture dell’artista sudafricano. Al Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Fondazione Carla Fendi e i Mahler & LeWitt Studios presentano The Centre for the Less Good Idea, un progetto in collaborazione con Spoleto68 Festival dei Due Mondi. Il programma, curato da Guy Robertson (Curatore e Co-Direttore, Mahler & LeWitt Studios) è prodotto dalla Fondazione Carla Fendi
“Che cosa significa seguire l’idea meno buona?” dice Kentridge in occasione della sua recente nomina a Parigi come nuovo membro dell’Académie des Beaux-Arts. “Quando ho iniziato a realizzare disegni animati utilizzando una tecnica di disegno e cancellazione con carboncino, pensavo di sbagliare continuamente. Non riuscivo a ottenere una cancellazione perfetta. Ho provato diverse carte e gomme, rimaneva sempre una traccia grigia. Alla fine, gli amici mi hanno detto: ‘Smettila di lamentarti, è questa macchia grigia, questa traccia del tempo, che è interessante. Quanto sono stato stupido a non averlo visto prima? La macchia grigia che segue la linea – questa è l’idea meno buona. Ma ‘l’idea meno buona’ ha anche significati più ampi, inclusa una diffidenza verso le grandi idee”. Aggiunge Kentridge: “La storia del ventesimo secolo ci ha mostrato i disastri che hanno accompagnato ogni progetto che affermava di essere certo su come il mondo dovesse essere. Quando le grandi idee falliscono, cerca altre soluzioni più vicine, più parziali, più circoscritte. Il nome – The Centre for the Less Good Idea – proviene da un proverbio africano, che consiglia, ‘Se il buon dottore non può curarti, trova il dottore meno buono.’”
Nasce da queste considerazioni The Centre for the Less Good Idea, fondato nel 2016 da William Kentridge e Bronwyn Lace a Johannesburg, in Sudafrica, per promuovere progetti collaborativi e interdisciplinari, con particolare attenzione al supporto di artisti del continente africano. La sua peculiare strategia è quella di incoraggiare gli artisti a perseguire “l’idea meno buona”: ovvero quell’idea che inizialmente si pone ai margini, come risultato di un blocco creativo o di un caso fortuito, ma che in seguito porta a maggiori opportunità esplorative.


Prodotto dal centro sudafricano in collaborazione con Spoleto68 Festival dei Due Mondi arriva a Spoleto la mostra Unhappen Unhappen Unhappen – Pepper’s Ghost Dioramas che presenterà in anteprima quattro diorami animati realizzati con la tecnica Pepper’s Ghost, da Anathi Conjwa, William Kentridge, Micca Manganye e Sabine Theunissen.
In Tata, Anathi Conjwa incarna e commemora il suo defunto padre, un veterano di uMkhonto we Sizwe (MK), riconoscendo i sacrifici fatti dai combattenti sudafricani per la libertà in nome della democrazia del paese. Stivali militari cadono come bombe sullo sfondo della performance in miniatura, mentre la figura di Conjwa si muove, canta, intona lamenti, commemora e rende omaggio a questa storia. William Kentridge propone Mayakovsky, versione sperimentale della tragedia d’avanguardia originale, Mayakovsky usa Pepper’s Ghost per abbinare testo e performance con i disegni e le animazioni di Kentridge. É una meditazione sulla performatività della prosa e sul ricorso del linguaggio come forma di ristoro (o di satira) nell’affrontare l’atto di vivere oggi. Micca Manganye presenta Hands, una breve e coinvolgente opera musicale e performativa gioca con le possibilità della proiezione e dell’esecuzione dal vivo ed esplora il corpo come strumento intrinsecamente percussivo. Infine Sabine Theunissen con A Moment in the Wind crea un’opera completamente nuova, mescolando il suo tipico stile scenografico con la proiezione di vignette create con pupazzi, il suo approccio al Pepper’s Ghost dà vita a un’installazione immersiva e performativa in miniatura.
La mostra includerà anche Moments of Making di Noah Cohen, delle sequenze filmate dei processi che riflettono sui momenti giocosi, intangibili e spesso vulnerabili che emergono durante la ricerca dell’idea meno buona. Riadattato e distillato in un cortometraggio, il processo di individuazione di ciò che è secondario – l’idea periferica, la scoperta accidentale, la luce tremolante ai margini – viene messo in risalto e conservato.
“Non credevo che nello spazio miniaturizzato di un diorama, una ‘scatola’ con un lato aperto alla visione dello spettatore, fosse possibile racchiudere così tanti mondi – commenta Maria Teresa Venturini Fendi, Presidente della Fondazione Carla Fendi – e gli artisti di The Centre for the Less Good Idea danno vita a narrazioni connesse al presente e al passato, animate da suoni, voci, canti, immagini. Storie complicate e dolorose che spesso scaturiscono dai traumi dell’apartheid e del colonialismo, ma che hanno sempre un lato ludico e sorprendente che permette di andare oltre. E’ il fascino dell’affabulazione che The Centre for the Less Good Idea riesce a creare grazie a un metodo di lavoro basato sulla collaborazione tra scrittori, ballerini, cineasti, artisti, musicisti. Più di 1400 artisti africani e di ogni parte del mondo hanno partecipato ai lavori del Centro, e girano il mondo coinvolgendo il pubblico nei loro spettacoli, workshop, incontri. E’ questa sinergia collettiva, perfettamente in linea con l’approccio multidisciplinare e sociale della Fondazione – oltre alla ricchezza del valore artistico di Kentridge e di tutto il gruppo – ad avermi attirato verso questo progetto a cui va un meritato riconoscimento.”
William Kentridge sarà insignito del Premio Carla Fendi STEAM 2025 in riconoscimento del suo talento creativo e del prezioso lavoro che svolge in ambito sociale sia personalmente che con The Centre for the Less Good Idea.


Il Programma dei workshop:
- Introduzione a Pepper’s Ghost | con Bronwyn Lace e Neo Muyanga Sala Pegasus 01.07, 18.00–20.00
Pepper’s Ghost è diventato un meccanismo che contiene alcune delle principali metodologie e pratiche creative del Centro, ovvero la creazione collettiva, la sperimentazione libera, l’improvvisazione e la collaborazione continuativa. Questo workshop attingerà al ricco archivio dei progetti Pepper’s Ghost a disposizione del Centro per esplorare le opportunità della tecnologia sia in teoria che in pratica.
Per informazioni e iscrizione al workshop: mahler-lewitt.org/events/the-centre-for-the-less-good-idea Aperto a tutti gli artisti, curatori e ricercatori. Inviare una breve descrizione (max 250 parole) in cui si spiega perché si vuole partecipare, insieme a un CV, un portfolio e link a qualsiasi lavoro pertinente.
- Sounding Pictures – Colonne sonore dal vivo per film muti | con Bronwyn Lace e Neo Muyanga Sala Pegasus 02.07, 10.00–13.00 / 15.00–18.00
Cosa succede quando guardiamo un film muto collettivamente e in modo collaborativo, reagendo dal vivo con suoni, performance e testi improvvisati, e come ne viene influenzata la narrazione del film? Focalizzandosi sulla drammaturgia del suono, Sounding Pictures utilizza cortometraggi contemporanei muti che gli artisti devono ascoltare interagendo telepaticamente tra loro per creare colonne sonore dal vivo e narrazioni inedite.
Per informazioni e iscrizione al workshop: mahler-lewitt.org/events/the-centre-for-the-less-good-idea Compositori, musicisti e sound artist di tutte le età con almeno tre anni di esperienza professionale sono invitati a candidarsi. Registi, artisti o ricercatori che lavorano con il cinema possono presentare cortometraggi muti (durata massima 5 minuti) da utilizzare nel workshop. Anche studenti, curatori e altri soggetti interessati sono invitati a candidarsi per partecipare come osservatori al workshop. Si prega di inviare una breve descrizione (max 250 parole) in cui si spiega perché si desidera partecipare, insieme a un CV, un portfolio e link a qualsiasi lavoro pertinente.
Gli incontri:
Bronwyn Lace and Neo Muyanga in conversazione con Guy Robertson
29.06, 11.00–12.00 Ex Battistero della Manna d’Oro, Piazza Duomo
In conversazione con Guy Robertson, curatore e direttore dei Mahler & LeWitt Studios, Bronwyn Lace e Neo Muyanga discutono della filosofia e delle strategie di The Centre for the Less Good Idea.
Finding the Less Good Idea, Incontro with William Kentridge
09.07, 19.30 Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, Piazza Duomo
Kentridge esporrà le connessioni tematiche e metodologiche tra il suo lavoro teatrale e il lavoro di The Centre for the Less Good Idea.