VENEZIA – La Biennale di Venezia ha annunciato la nomina di Koyo Kouoh come nuova direttrice del Settore Arti Visive, affidandole l’incarico di curare la 61ª Esposizione Internazionale d’Arte nel 2026. La decisione, approvata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Presidente Pietrangelo Buttafuoco, porta una figura di spicco del panorama artistico internazionale al centro della scena veneziana.
Kouoh, nata in Camerun e cresciuta in Svizzera, ricopre dal 2019 il ruolo di Direttrice Esecutiva e Chief Curator del Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz MOCAA) di Città del Capo, Sudafrica. Con un percorso che spazia dalla direzione artistica della RAW Material Company di Dakar, di cui è stata anche fondatrice, alle sue collaborazioni con Documenta 12 e 13, Kouoh è riconosciuta per la sua capacità di intrecciare arte, conoscenza e società. Il prestigioso Grand Prix Meret Oppenheim, ricevuto nel 2020, sottolinea ulteriormente il suo contributo all’arte contemporanea.
Un nuovo capitolo per la Biennale
“Con Koyo Kouoh, la Biennale conferma la sua vocazione a essere ‘la casa del futuro’,” ha dichiarato il Presidente Buttafuoco. “Il suo sguardo curatore incontra le intelligenze più raffinate, giovani e dirompenti, offrendo al mondo una visione ampia e innovativa.”
L’approccio visionario di Kouoh promette di amplificare il ruolo della Biennale come luogo di dialogo. “L’Esposizione Internazionale d’Arte è il centro di gravità dell’arte da oltre un secolo,” ha affermato Kouoh. “Questo incarico rappresenta un onore e una responsabilità straordinari: creare una mostra che rifletta il nostro presente e delinei il futuro che vogliamo costruire.”
Nel suo nuovo ruolo, Kouoh metterà in campo la sua esperienza e sensibilità per curare una mostra che non solo catturi lo spirito del tempo (Zeitgeist), ma stimoli riflessioni sulla società contemporanea. Per Kouoh, gli artisti sono “visionari e scienziati sociali” capaci di immaginare il futuro e suggerire prospettive che solo l’arte può dischiudere.