FIRENZE – Sono stati presentati a San Casciano dei Bagni gli straordinari risultati della campagna di scavi 2024 nel santuario etrusco-romano del Bagno Grande. La campagna ha coinvolto oltre 80 studenti e 90 specialisti da tutto il mondo, unendo archeologia, restauro e ricerca scientifica in una rete di collaborazioni tra istituzioni pubbliche e private. Il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Toscana e di numerosi enti, tra cui Friends of Florence e Heureka Ambiente, ha permesso la realizzazione di un modello virtuoso di valorizzazione culturale.
Un santuario che racconta secoli di storia
Tra giugno e ottobre, l’ampliamento delle aree di scavo ha portato alla luce importanti strutture, tra cui il temenos (recinto sacro), un antico edificio in travertino risalente al III secolo a.C. e parte della vasca sacra. Quest’ultima, ricostruita durante il regno degli imperatori Tiberio e Claudio, conserva straordinarie stratificazioni votive protette dal fango e dall’acqua termale.
Tra i reperti rinvenuti spicca un ricco deposito votivo caratterizzato da offerte in metallo pregiato, e ancora quattro nuove statue, parti anatomiche votive, strumenti rituali come una lucerna e un toro in bronzo, oltre a gioielli in oro, gemme e ambra. Più di 10.000 monete, di epoca repubblicana e imperiale, testimoniano la continuità del culto legato alle acque terapeutiche e alle pratiche divinatorie.
Tra i reperti più eccezionali spiccano un corpo maschile bronzeo reciso a metà, interpretato come simbolo di guarigione, e un bimbo augure con una palla rituale, forse legata a pratiche divinatorie. Le iscrizioni in etrusco e latino dedicano voti a divinità come le Ninfe e il Genio dell’Imperatore.
Straordinari serpenti in bronzo, tra cui un esemplare lungo oltre 90 cm, identificato come agatodemone – protettore della sorgente – confermano il valore sacro e simbolico del sito. Il deposito stratificato, con offerte vegetali e organiche, evoca riti di rinascita e il legame profondo tra natura e sacro, rendendo questo luogo unico nel panorama archeologico mediterraneo.
Progetti per il futuro: museo e parco archeologico
La giornata ha visto anche la presentazione del progetto per il Museo Archeologico Nazionale, che sarà ospitato nel cinquecentesco Palazzo dell’Arcipretura.
Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del MIC, ha illustrato i progressi per il nuovo Museo, finanziato con 4,5 milioni di euro, che vedrà la luce entro giugno 2025 e apertura prevista per il 2026. Un edificio aggiuntivo ospiterà uffici e laboratori, creando un complesso museale accessibile e moderno per valorizzare i reperti del Bagno Grande.
Il Capo Dipartimento Tutela del MIC, Luigi La Rocca, ha evidenziato il sostegno ministeriale al progetto archeologico del Bagno Grande, frutto di una collaborazione tra pubblico e privato. Ha sottolineato l’importanza della ricerca scientifica, della comunità locale e della diffusione della conoscenza emersa dagli scavi, che raccontano la transizione tra le culture etrusca e romana.
Alessandro Giuli, Ministro della Cultura, ha rammentato il valore strategico del progetto: “Questo degli scavi di San Casciano dei Bagni è un progetto che nasce in una comunità straordinaria, con ritrovamenti che inducono il MiC a sostenerlo fortemente, affinché l’area archeologica e i beni in essa ritrovati possano essere valorizzati al meglio e la struttura museale prenda forma nel più breve tempo possibile. Quello di San Casciano è un progetto di assoluto rilievo per il MiC””
Anche il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha elogiato il progetto come modello per il rilancio culturale dei piccoli centri: “San Casciano dei Bagni è l’esempio della forza della cultura. Il tema che qui emerge nitidamente è quello di come la cultura sia capace di rivitalizzare i piccoli centri. San Casciano dei Bagni può diventare un esempio per tutti di prospettiva per il futuro, un vero emblema della Toscana diffusa.
La presentazione è stata accompagnata dalla proiezione in anteprima di un filmato curato da Rai Cultura, che anticipa una puntata del programma di Rai Storia “Italia, viaggio nella Bellezza”, dedicata a questo luogo di culto unico.