ROMA – L’iperrealismo è un genere di pittura e scultura, affermatasi negli anni ’70, che si serve di tecniche fotografiche e di una meccanica di riproduzione della realtà. Soggetti ricorrenti sono figure umane, paesaggi cittadini ma anche oggetti inanimati ricreati con uno stile influenzato dalla pubblicità, l’uso di colori aggressivi, inquadrature concentrate sul soggetto principale. Per riprodurre la realtà, gli iperrealisti si servono per dipingere di fotografie spesso molto ingrandite o di calchi dal vivo per scolpire, realizzando quanti più dettagli possibili, secondo una “forma maniacale”.
Barbora Kysilkova, nata a Praga nel 1983, oggi trasferitasi a Oslo dove vive con il suo compagno, è una pittrice iperrealista. Il suo talento è indubbio, alcuni suoi ritratti sono migliori di molte fotografie: fedeli alla realtà riescono a comunicare più di qualsiasi scatto il travaglio interiore dei personaggi ritratti. Non è famosa, né facilmente commerciabile, perché il suo stile estrapola dai soggetti una sofferenza oscura, inquietante, non facile da esporre in una casa borghese, ma il suo modo di esprimersi è personalissimo, centra il nostro inconscio, come ogni artista autentico.
Tutto ha inizio quando, da una galleria d’arte di Oslo due suoi quadri sono rubati in pieno giorno e con un’abilità che lascia esterrefatti. Uno di essi rappresenta un cigno conturbante. Ma i ladri non si sono curati di passare inosservati e, ripresi dalle telecamere, vengono arrestati. Incomprensibili le cause del furto perché, non essendo l’autrice conosciuta, le sue opere non hanno particolare valore. Dal mistero viene intrigata lei stessa, che decide di imbarcarsi nella complicata conoscenza di uno dei due ladri, il norvegese Karl Bertil Nordland al quale arriva a chiedere di posare per lei.
Dopo aver letto la notizia su un giornale il regista Benjamin Ree, nato a Oslo nel 1989, ha pensato di farne un cortometraggio ma, una volta iniziate le riprese, ha scoperto molta più sostanza e il lavoro è proseguito per oltre tre anni. Il film racconta, con un’abilità che mescola la rigorosità del documentario e la suspense della fiction, la nascita e sviluppo di un’amicizia tra un uomo “sbandato”, drogato e avvezzo al crimine, e un’artista attratta dal lato torbido della vita. Lui segnato da un’infanzia infelice, lei da una precedente relazione violenta. Grazie all’arte i due stabiliscono un legame che ha degli sviluppi inaspettati e solleva molte riflessioni e domande.
La pittrice è attratta dalla sofferenza del ladro perché fonte d’ispirazione – lo dice Bertil stesso alla cinepresa “Barbora mi chiede solo dei miei lati oscuri, il resto, gli anni in cui sono stato una brava persona, non le interessa” – ma qual è il limite morale per cui un’artista possa servirsi di qualcuno per alimentare la propria creatività? Se l’artista stesso è torbidamente attratto dalle spine di un essere umano, come evitare conseguenze autodistruttive per se? Quale potere ha l’arte nei confronti della distruttività che è in noi? L’arte ha una funzione taumaturgica e guaritrice?
L’importanza del film sta nell’evidenziare il collegamento tra arte e osmosi umana, documenta come ciò sia una contagiosa variante dell’amore. La Kysilkova afferma che il ladro, in un ambiente diverso sarebbe potuto diventare un terrorista e, in un ambiente diverso ancora, un ministro: ovvero le influenze circostanti determinano i destini, come gli agenti atmosferici e il terreno determinano la crescita del seme.Il lungometraggio mostra inoltre la genesi della lavorazione artistica, la sua faticosa gestazione, attraverso Barbora Kysilkova, per la quale la pittura è il senso dell’esistenza.
La pittrice e il ladro, premiato con il World Cinema Documentary Special Jury Award for Creative Storytelling al Sundance Film Festival 2020 è distribuito da Neon.
Vademecum
Data di uscita:02 novembre 2021
Genere: Documentario
Anno: 2021
Regia: Benjamin Ree
Paese: Norvegia, USA
Durata: 106 min
Distribuzione: Wanted Cinema
Fotografia: Kristoffer Kumar, Benjamin Ree
Montaggio: Robert Stengård
Musiche: Uno Helmersson
Produzione: Medieoperatørene