TORINO – Sarà Carlo Lippolis, Presidente del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia, a presentare, in occasione della mostra “Dalle bombe al museo 1942-1959” (prorogata fino al 1 ottobre 2017) La rinascita del museo di Baghdad. Un’altra storia di distruzione e ricostruzione, martedì 9 maggio 2017, alle ore 17.30, nella Sala Conferenze GAM Torino – Corso Galileo Ferraris, 30 a Torino.
L’appuntamento, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, è organizzato dalla GAM e dal Centro Scavi di Torino, sarà introdotto da Riccardo Passoni, Vice-Direttore GAM, e presenterà la riqualificazione realizzata grazie anche al contributo italiano, del Museo di Bagdad, saccheggiato nel 2003 e chiuso al pubblico fino al 2015. Carlo Lippolis, insieme all’archeologa Roberta Menegazzi, racconterà il supporto offerto dagli italiani.
L’Iraq Museum di Baghdad, non solo per gli archeologi, è un luogo unico al mondo. È una finestra sul passato della Mesopotamia e sulla storia dell’uomo, testimoniata da una straordinaria varietà di manufatti che vanno dalle epoche più remote fino al periodo ottomano.
Dopo il saccheggio del 2003 e dopo lunghi anni di chiusura al pubblico, nel 2015 le autorità iraqene hanno riaperto le sue porte ai visitatori. Il merito di questo “ritorno alla vita” del museo si deve anche agli interventi italiani, coordinati dal Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia, che hanno riqualificato e reso più funzionali le sale del piano terreno dell’edificio.
È un segnale forte, esito tangibile di una collaborazione attiva da oltre cinquant’anni, che intende affermare l’importanza della Storia e la necessità di proteggere il patrimonio culturale anche e soprattutto a fronte delle dissennate distruzioni contro il passato.
Vademecum
Sala Conferenze GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Corso Galileo Ferraris, 30 – Torino
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili