NAPOLI – L’Adorazione dei Magi di Sandro Botticelli arriva al Museo di Donnaregina a Napoli. Dopo aver ospitato mostre dedicate a grandi maestri dell’arte come Michelangelo, Leonardo Da Vinci, Rubens, Brueghel, Pinturicchio, Aniello Falcone, Antonello da Messina e Artemisia Gentileschi, il Museo, questa volta, torna a stupire con un capolavoro proveniente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze.
Alla presentazione dell’opera hanno preso parte il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il direttore del Museo Diocesano Mons. Adolfo Russo e il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
Un capolavoro simbolo del Rinascimento
L’Adorazione dei Magi, datata intorno al 1475, parte della collezione della famiglia dei Medici e oggi “gemma” degli Uffizi, è uno dei maggiori capolavori di Botticelli, il pittore forse più rappresentativo dell’anima del Rinascimento toscano e italiano, la cui arte, colta e poetica, si basa sul mito della bellezza e sulla conoscenza dell’antichità classica. Una pittura, quella di Botticelli tipica della Firenze di Lorenzo il Magnifico, di Marsilio Ficino e di Poliziano.
Originariamente situata nella chiesa di Santa Maria Novella, l’Adorazione dei Magi, non è, infatti, solo una testimonianza dell’abilità artistica di Botticelli, ma rappresenta anche un interessante mosaico di ritratti, come quello Lorenzo il Magnifico, dei membri della famiglia Medici, del committente Gaspare Lama e dello stesso Botticelli. La ricchezza cromatica, lo stile, gli ornamenti e i ritratti restituiscono l’essenza della Firenze rinascimentale.
La bellezza e l’arte come status spirituale
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di iniziative culturali come questa, che vanno oltre la semplice esposizione di opere d’arte.
«Quando noi parliamo di bellezza – ha detto Sangiuliano – facciamo riferimento quasi a una nozione di tipo filosofica. La bellezza è certamente l’arte, il patrimonio, ma anche uno status spirituale che noi dobbiamo trovare in noi stessi quando ci confrontiamo con l’arte. Questa è un’ulteriore iniziativa che si aggiunge a quello che stiamo facendo a Napoli». – Ha concluso il ministro.
La mostra, resa possibile grazie al sostegno della Regione Campania in collaborazione con il Museo Madre e agli sponsor Gesac, Grimaldi Line, Fondazione Banco di Napoli e Dual Assicurazioni, sarà aperta al pubblico dal 30 novembre al 31 gennaio 2024.