PERUGIA – La mostra Burri. Tempere 1947-1990 continua a riscuotere un grande successo di pubblico e critica. Allestita presso la sede degli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, l’esposizione presenta un percorso in gran parte inedito attraverso le opere del Maestro umbro.
Una produzione artistica poco nota
Siamo abituati a riconoscere Alberto Burri attraverso le sue celebri opere fatte di sacchi, plastiche, ferri, legni e i noti “cretti”. La mostra Burri. Tempere 1947-1990 permette, invece, di scoprire una parte meno conosciuta ma altrettanto significativa del suo lavoro. Per la prima volta, il pubblico può ammirare una vasta raccolta di miniature in sequenza che rivelano l’abilità e l’innovazione di Burri nell’uso dei colori e delle forme. Queste tempere, che coprono un arco temporale dal 1947 al 1990, rappresentano un aspetto fondamentale della sua produzione artistica, finora poco esplorato
La qualità pittorica delle tempere di Burri è stata esaltata già nel 1976 da Maurizio Calvesi, in occasione della mostra Burri. Disegni, tempere e grafica 1948-1976 presso il Palazzo Ducale di Pesaro. Calvesi sottolineava come queste opere rappresentassero un esempio “squisitamente pittorico“, capace di competere con i maggiori maestri contemporanei.
Oggi, quelle stesse opere, insieme a molte altre realizzate successivamente, sono esposte nella mostra curata da Bruno Corà che si propone di far emergere, appunto, la straordinaria capacità di Burri di manipolare il colore e di creare accostamenti cromatici audaci e innovativi.
Il percorso espositivo
L’esposizione, inaugurata il 12 marzo scorso per celebrare il 109° anniversario della nascita di Alberto Burri, presenta oltre cento opere molte delle quali mai esposte al pubblico. Bruno Corà spiega come la mostra si concentri sulla pittura a tempera di Burri, rivelando la sua assiduità nell’esercizio sul colore e la sua “frequente attitudine di trasporre dalle piccole misure alle grandi l’invenzione delle forme e delle composizioni delle immagini”.
Il percorso espositivo diventa così un omaggio alla dedizione minuziosa dell’artista e alla sua continua ricerca di perfezione pittorica.
Il catalogo
A completamento della mostra, è stato pubblicato un catalogo che raccoglie tutte le opere esposte, corredate da schede scientifiche e apparati bio-bibliografici. Il volume è arricchito da un saggio critico di Bruno Corà che offre ulteriori spunti e chiavi di lettura per comprendere l’importanza delle tempere di Burri all’interno del suo percorso artistico.
Vademecum
Burri. Tempere 1947-1990
Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello
martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
sabato e la domenica l’orario è continuato dalle 10 alle 18.
Per maggiori informazioni e per prenotare la visita, è possibile consultare il sito della Fondazione Burri all’indirizzo www.fondazioneburri.org.