LUGANO – A trent’anni dalla prematura scomparsa di Luigi Ghirri, dall’ 8 settembre 2024 al 26 gennaio 2025, il MASI Lugano dedica al grande fotografo italiano una mostra dal titolo Fotografie 1970-1991, che mette in luce la sua visione pionieristica relativa alla fotografia e al suo rapporto con la realtà. Attraverso circa 140 scatti a colori, la maggior parte dei quali stampe vintage degli anni Settanta e Ottanta, l’esposizione racconta la fascinazione di Ghirri per il viaggio – sia reale che immaginario.
L’inizio del viaggio: le prime esplorazioni fotografiche
Dagli anni Settanta, Luigi Ghirri ha rivolto la sua attenzione al viaggio come tema centrale delle sue opere. Le prime esplorazioni lo portano a documentare le “avventure minime” nei dintorni di Modena, la sua città natale, e a immortalare le mete turistiche più popolari.
Tuttavia, Ghirri non si limita a catturare semplicemente i luoghi, ma riflette profondamente su come la fotografia stessa influenzi la percezione e l’esperienza di un luogo. Nelle sue immagini di mappe, cartoline e pubblicità turistiche, Ghirri esplora come la fotografia possa inquadrare e, a volte, distorcere la realtà.
Un percorso espositivo fluido e riflessivo
Il percorso della mostra al MASI Lugano è stato ideato per rispecchiare l’approccio di Ghirri alla fotografia come un viaggio continuo oltre la singola immagine. Il pubblico è invitato a muoversi liberamente attraverso l’esposizione, stabilendo connessioni personali tra le immagini e i pensieri che esse evocano. L’allestimento fluido permette ai visitatori di esplorare la mostra anche a ritroso, seguendo gli “strani grovigli del vedere” di cui parlava Ghirri e che risuonano profondamente nel suo stile contemplativo e poetico.
Paesaggi effimeri e riflessi di realtà
Una delle sezioni della mostra si concentra sui Paesaggi di cartone, una serie di fotografie che rivelano l’interesse di Ghirri per le immagini trovate nell’ambiente quotidiano, come manifesti e cartelloni pubblicitari. Si tratta di paesaggi, spesso effimeri e surreali che dimostrano come la fotografia possa trasformare e trasportare realtà distanti in contesti inaspettati. Le sue opere mettono in discussione la crescente ubiquità dell’immagine fotografica e la sua capacità di ridurre il mondo reale a una colossale fotografia, un concetto che Ghirri anticipava già negli anni Settanta.
In Scala: la fotografia tra realtà e rappresentazione
Una sezione è dedicata alla serie In Scala, realizzata da Ghirri nel parco a tema Italia in Miniatura a Viserba. Qui, l’artista esplora le duplicazioni e le moltiplicazioni della realtà attraverso fotografie di modelli in scala di luoghi di particolare fascinazione come le Dolomiti e la Basilica di San Pietro. Queste immagini riflettono l’interesse di Ghirri per le relazioni complesse tra realtà e rappresentazione, sottolineando come la fotografia possa “comprimere” tempo e spazio in modi sorprendenti e significativi.
Immagini di viaggio: oltre il paesaggio turistico
Tra le fotografie esposte, una selezione è dedicata a immagini che raffigurano persone in vacanza, immerse in momenti di quiete e contemplazione. Ghirri cattura dettagli apparentemente banali ma carichi di significato, come la pallina da tennis che sembra posarsi sull’orizzonte a Île-Rousse o gli specchi utilizzati dai turisti per controllare il proprio aspetto.
“Se le fotografie ‘di viaggio’ di Ghirri – spiega il curatore James Lingwood – sembrano talvolta affini alle foto scattate dai turisti, sono tuttavia sempre diverse. Non mira a creare una raccolta di momenti memorabili, né a sottolineare la bellezza o l’importanza di un luogo, ma a costruire un quadro riflessivo di una cultura definita e modellata dalle immagini e dalla loro creazione”.
Il catalogo
In occasione della mostra, è stato pubblicato un catalogo in due edizioni separate, italiana e inglese, con contributi di studiosi come Tobia Bezzola, James Lingwood e Maria Antonella Pelizzari. Questo catalogo, pubblicato da MACK, rappresenta una risorsa preziosa per approfondire l’opera di Luigi Ghirri e il suo contributo alla fotografia contemporanea.
Vademecum
Luigi Ghirri. Viaggi
Fotografie 1970-1991
8 settembre 2024 – 26 gennaio 2025
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
Sede LAC