FIRENZE – Palazzo Medici Riccardi a Firenze ospita una grande mostra dedicata a Orfeo, figura chiave del mondo classico, e alle sue infinite interpretazioni dall’arte antica alla contemporaneità.
Circa 60 opere provenienti dai più importanti musei del mondo, tra cui dipinti, sculture, disegni, manoscritti, installazioni e film, raccontano il mito di Orfeo, cantore e musico che discese agli Inferi per amore della sua sposa Euridice.
Le diverse sfaccettature del mito
La mostra, visitabile dal 20 marzo all’8 settembre 2024, si snoda attraverso le sale del palazzo, creando un percorso affascinante che esplora le diverse sfaccettature del mito.
Il fulcro dell’esposizione è il gruppo marmoreo di Baccio Bandinelli Orfeo che incanta Cerbero, situato nel cortile del palazzo. La mostra indaga il profondo significato di Orfeo per la cultura fiorentina, a partire dal Quattrocento, con opere di Luca della Robbia, Poliziano e Botticelli.
Orfeo, simbolo del potere delle arti e dei misteri della natura, ha influenzato anche la musica, con opere come “Euridice” di Jacopo Peri e Giulio Caccini, che segna gli albori dell’opera lirica. L’esposizione offre una panoramica delle molteplici rappresentazioni di Orfeo nel corso dei secoli, dalle opere barocche al romanticismo, al simbolismo e oltre. Artisti come Jean Cocteau, Igor Stravinskij e Giorgio de Chirico hanno ceduto al fascino di questo mito che in mostra viene ripercorso attraverso una ricca selezione di capolavori: da Gerrit van Honthorst a Tiziano, da Delacroix a Moreau, da Feuerbach a Redon.
“Queste – spiega Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento e curatore dell’esposizione con Valentina Zucchi – sono le mostre che amiamo e riteniamo utili a un’esperienza alta e profonda dell’arte: sono viaggi nel tempo e nello spazio delle arti, percorsi iniziatici alla comprensione dell’attualità sempiterna del mito. Questa di Orfeo è una storia di amore e di ombre, di divieti crudeli e dilanianti passioni, di insostenibile perdita e inconsolabile tristezza, ma è pure la favola che nasconde misteri esoterici e indicazioni sapienziali. Le opere bellissime di Tiziano e di Rembrandt, di Savinio e de Chirico, quelle di Feuerbach e di Redon, di Moreau e di Delacroix, dialogano con le moderne rinascite di Orfeo a firma di Arturo Martini e Fausto Melotti, di Mimmo Paladino e Cy Twombly. Insieme ci ricordano che Orfeo non muore e che il suo canto continua a incantare i cuori degli amanti, degli animali e delle piante. A Firenze, a Palazzo Medici, la sua storia e la sua figura hanno avuto un ruolo importante alla pari di quelle di Ercole, David e Giuditta. Ne sono lampante testimonianza la formella di Luca della Robbia per il Campanile di Giotto e la statua di Orfeo nel cortile di questo palazzo. Perfino Cosimo I de’ Medici volle farsi ritrarre da Agnolo Bronzino nelle vesti di Orfeo, cioè come portatore di pace e armonia nel mondo. Al sostanziale connubio di Orfeo con il mondo della musica e della poesia saranno altresì dedicati una serie di concerti e reading poetici nei mesi estivi. Perché dire Orfeo è recitar cantando. Pensiamo a Monteverdi, Gluck e poi a Stravinskij e a tanti altri compositori che hanno saputo far rinascere l’Incanto di Orfeo e le sue dolcissime, dolenti note nel corso dei secoli”.
Le altre opere in mostra
Oltre alle opere figurative, la mostra presenta preziosi manoscritti provenienti dalla Biblioteca Riccardiana e dalla Biblioteca Laurenziana, tra cui una versione istoriata delle Metamorfosi di Ovidio annotata da Poliziano. La musica, elemento fondamentale del mito di Orfeo, è presente con spartiti e incisioni di celebri opere liriche e composizioni musicali ispirate al mito.
Una speciale sezione della mostra è dedicata alle scenografie, figurini e maschere di artisti che hanno collaborato con il Maggio Musicale Fiorentino, tra cui le superbe creazioni di Giorgio de Chirico.
Il catalogo
In occasione della mostra è stato realizzato un volume, edito da Silvana, con saggi dei curatori e di autori specialisti in varie discipline. Il volume offre al pubblico una chiave di lettura approfondita del mito di Orfeo, esplorando le sue molteplici interpretazioni in arte, letteratura, musica, filosofia, cinema e teatro.
Vademecum
Palazzo Medici Riccardi
Tel. +39 055-276 0552/ info@palazzomediciriccardi.it
Via Cavour 3, 50121 – Firenze
Orario: tutti i giorni 9:00 – 19:00, mercoledì chiuso