LONDRA – Dopo l’addio di Martin Roth al Victoria & Albert Museum ecco che un’altra importante istituzione londinese perde il proprio direttore. Si tratta questa volta di Nicholas Serota, storico direttore della Tate da ben 28 anni e che proprio ieri, 8 settembre, come si legge sul sito del museo, ha rassegnato le proprie dimissioni.
Un “regno” di quasi trent’anni quello di Serota che è riuscito a far crescere la Tate a dismisura, è infatti il settimo museo più visitato al mondo con 4,7 milioni di visitatori (dati del 2015). In questi anni Serota ha ampliato la collezione aprendo anche agli artisti extraeuropei, ha inoltre curato mostre di altissimo livello e di grande successo di pubblico, tra cui quelle dedicate a Donald Judd, Howard Hodgkin, Cy Twombly, Gerhard Richter e Henri Matisse.
Tuttavia Serota, che ha da poco compiuto 70 anni, non rimarrà “disoccupato” né tantomeno andrà a infoltire le file dei pensionati. Dal prossimo 1 febbraio ricoprirà infatti il ruolo di presidente dell’Arts Council England, ovvero il dipartimento statale che determina l’erogazione di fondi pubblici alla cultura, fondato nel 1994. Serota si occuperà della sezione dedicata all’Inghilterra. L’istituzione infatti si compone di tre differenti organismi relativi ai tre territori di Inghilterra, Scozia e Galles.
Intanto se le dimissioni di Serota hanno sicuramente spiazzato, soprattutto proprio dopo la recente apertura della nuova ala della Tate Modern realizzata dagli architetti svizzeri Herzog & de Meuron, inizierà da subito la ricerca per un nuovo direttore.