LONDRA – “Davide con la testa di Golia”, datato 1639, è il dipinto appartenente a una collezione privata, recentemente restaurato, che è stato attribuito all’artista Artemisia Gentileschi (1593- 1654).
La firma della pittrice caravaggesca sarebbe affiorata, grazie a un intervento di pulitura del dipinto, sulla lama della spada di David. In base a quanto riporta il sito online di Artnet, la nuova attribuzione sarà anche oggetto di uno studio firmato dal restauratore Simon Gillespie e dallo storico dell’arte Gianni Papi, in corso di pubblicazione sul “Burlington Magazine”.
Secondo i due studiosi il dipinto fu realizzato quando Artemisia si trovava a Londra, ormai da un anno, per aiutare l’anziano padre Orazio Gentileschi (Pisa, 1563 – Londra, 1639) a completare la decorazione della Queen’s House di Greenwich. In particolare Papi ha ritrovato tracce di questa opera in un testo di Horace Walpole che recita: “Il re Carlo I d’Inghilterra aveva diverse opere di Artemisia Gentileschi, la migliore era David con la testa di Golia”.
Il dipinto, inizialmente attribuito a Giovanni Francesco Guerrieri, un allievo di Orazio Gentileschi, fu venduto all’asta da Sotheby’s a Londra nel 1975. L’opera è riemersa successivamente nel 2018 a un’asta della Hampel Fine Art a Monaco di Baviera, dove è stato acquistato da un collezionista con sede nel Regno Unito, che lo ha affidato a Simon Gillespie per il restauro.
L’annuncio della nuova attribuzione del dipinto ad Artemisia avviene ad un mese esatto dall’inaugurazione della grande mostra a lei dedicata, che si terrà, dal 4 aprile al 26 luglio 2020, alla National Gallery di Londra. La rassegna presenterà 30 opere dell’artista tra cui “Giuditta e la sua serva” (1608 circa, Museo Nazionale di Arte a Oslo), “Cleopatra” (1611-12 circa, Etro Collection), “Danae” (1612 circa, Saint Louis Art Museum), “Autoritratto come suonatrice di liuto” (Wadsworth Museum di Hartford) e “Santa Caterina di Alessandria” (Gallerie degli Uffizi di Firenze).
Attualmente non è tuttavia certo se il dipinto “Davide con la testa di Golia” verrà esposto in mostra, ma sarà presente comunque una sua fotografia dopo il restauro.