FIRENZE – Due eccezionali mostre dedicate alla figura di Louise Bourgeois, protagonista assoluta dell’arte del XX e XXI secolo, animano Firenze dal 22 giugno al 20 ottobre 2024.
Louise Bourgeois in Florence
Per la prima volta, le opere di Louise Bourgeois (Parigi, 1911 – New York, 2010) arrivano a Firenze, creando un significativo rapporto di osmosi tra le sue creazioni e il contesto espositivo.
Al Museo Novecento l’esposizione Do Not Abandon Me, curata da Philip Larratt-Smith e Sergio Risaliti in collaborazione con The Easton Foundation, presenta quasi cento opere dell’artista, tra cui gouaches su carta, disegni, sculture e installazioni. Un focus particolare sarà dedicato al tema della madre e del bambino, esplorato da Bourgeois attraverso immagini potenti e evocative. Tra le opere in mostra, nel Chiostro del Museo, spicca Spider Couple, una delle creazioni più celebri dell’artista: una madre-ragno che tesse la sua tela in un atto di creazione che è al contempo protettivo e inquietante.

Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY
Louise Bourgeois e Tracey Emin
Una collaborazione di grande interesse presentata nella mostra è quella tra Louise Bourgeois e l’artista britannica Tracey Emin (Margate, 1963). Insieme hanno creato la serie Do Not Abandon Me (2009-10), composta da sedici stampe digitali su tessuto, che vengono esposte per la prima volta. Questa serie rappresenta un dialogo artistico tra le due donne, esprimendo empatia e tensione attraverso composizioni visive molto potenti.
La mostra al Museo Novecento viene arricchita da altre installazioni significative come Peaux de Lapins, Chiffons Ferrailles à Vendre (2006), una delle Celle dell’artista presentata in una sala al piano terra del museo, e Cross (2002). Quest’ultima esposta nella ex chiesa del complesso delle Ex Leopoldine, evoca la storica segregazione delle donne durante i riti religiosi, con un forte impatto simbolico.
“Da oggi – afferma Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento – lasciamo parlare le cento opere di Louise Bourgeois, una delle più grandi artiste di tutti i tempi, poiché sarebbe riduttivo confinarla nell’orizzonte dell’arte del novecento. Bourgeois ha attraversato i maggiori movimenti e correnti del secolo scorso riuscendo a liberare il Surrealismo dall’inconscio maschile, l’Informale dal machismo esistenzialista, l’Astrattismo dalle ideologie e dal decorativismo. Con lei prendono forma le macchine desideranti di cui ci hanno parlato Deleuze e Guattari, cioè i corpi desideranti, le pulsioni, i bisogni primari ed elementari dell’esserci al mondo, senza distinzioni e alternative perché non c’è alternativa all’essere “espulsi” nel mondo della vita e della morte. Sono queste le ragioni per cui le opere di Bourgeois parlano al pubblico intero e non lasciano fuori nessuno. Il museo, come poche altre volte, diventa quel luogo dove si fa esperienza dell’essere al mondo“.

Dialogo con la storia del Museo degli Innocenti
Il progetto espositivo si estende anche al Museo degli Innocenti con Cell XVIII (Portrait) (2000). Pur appartenendo allo stesso ciclo di Peaux de Lapins, il soggetto racchiuso in Cell XVIII sembra reinterpretare l’iconografia della Madonna della Misericordia, sottolineando la missione di accoglienza e protezione svolta dall’istituzione nel corso dei secoli.
Le due mostre, pur presentando opere diverse, si intrecciano in un dialogo profondo che mette in luce la complessità e la ricchezza dell’arte di Louise Bourgeois. Le Ex Leopoldine, con il loro forte passato sociale, e il Museo degli Innocenti, con la sua vocazione all’assistenza, sono un contesto ideale per valorizzare le opere dell’artista e per stimolarne nuove letture.
“Il Museo degli Innocenti è onorato e orgoglioso di ospitare un’opera di Louise Bourgeois nell’ambito del progetto organizzato dal Museo Novecento – dichiara Arabella S. Natalini Direttrice scientifica Museo degli Innocenti – e non solo perché l’artista è senza dubbio una delle maggiori esponenti del panorama artistico internazionale dell’ultimo secolo, ma, soprattutto, per la forte risonanza tra la sua opera e la storia della nostra istituzione”.

251.5 x 304.8 x 403.9 cm Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY
Louise Bourgeois in altre città italiane
Durante il periodo della mostra Louise Bourgeois in Florence, altre tre esposizioni dedicate all’artista si terranno in diverse città italiane. La Galleria Borghese di Roma ospiterà L’inconscio della memoria dal 21 giugno al 15 settembre, mentre a Villa Medici si terrà la mostra No Exit. Napoli renderà omaggio a Bourgeois con Rare Language presso la Galleria Trisorio, visitabile dal 25 giugno al 28 settembre.
Le radici artistiche di Louise Bourgeois
Louise Bourgeois è stata una figura centrale dell’arte del XX secolo. Cresciuta alle porte di Parigi in una famiglia di restauratori di arazzi, ha trasformato le sue esperienze traumatiche in una fonte inesauribile di ispirazione per la sua arte.
Il suo lavoro, profondamente autobiografico, esplora temi universali come l’amore, la perdita, la paura e il desiderio. Il suo mondo, fatto di intensità emotiva e ossessioni, trae ispirazione dall’inconscio, cercando di esprimere l’indicibile. Bourgeois si apre così a una poetica del perturbante, in grado di esorcizzare traumi e inibizioni. Attraverso un vocabolario visivo di equivalenti formali e simbolici, ha dato voce alle proprie esperienze realizzando opere che continuano ancora oggi a emozionare e commuovere.

Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY
“L’arte di Louise Bourgeois suscita sentimenti profondi e spesso contrastanti – sottolinea Stefania Rispoli, Curatrice del Museo Novecento – che vanno dalla contemplazione al turbamento, quasi all’angoscia in alcuni casi. Sentimenti ed emozioni come la solitudine, la gelosia, la rabbia e la paura sono il filo conduttore di molte sue opere, dai disegni alle sculture, agli scritti, ed è impossibile rimanere indifferenti di fronte alla loro forza espressiva, che ci pone davanti a fantasmi e desideri inconsci e, soprattutto, ci costringe a riconsiderare molti dei nostri riferimenti e condizionamenti sociali, come quelli legati alla maternità, alle relazioni umane e al femminile”.
Vademecum
Museo Novecento
Tel. +39 055 286132 / info@musefirenze.it Piazza di Santa Maria Novella, 10 – Firenze
www.museonovecento.it
Orario:
Lun – Mar – Mer – Ven – Sab – Dom | 11:00 – 20:00
Giovedì | chiuso
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Museo degli Innocenti
Tel. +39 055 2037122 / booking@istitutodeglinnocenti.it
Piazza della Santissima Annunziata, 13, 50122 Firenze FI
Orario:
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00