ROMA – Si prospetta come la mostra dell’autunno che mette a confronto due giganti dell’arte moderna e contemporanea: Francis Bacon e Lucian Freud che, per la prima volta insieme in una mostra in Italia, fanno immaginare una delle mostre più stimolanti e più ricca di aspettative per il pubblico romano grazie alla promessa di raccontare uno dei più affascinanti, ampi e significativi capitoli dell’arte mondiale con la Scuola di Londra.
Al Chiostro del Bramante dal 26 settembre andrà in mostra “Bacon, Freud, la scuola di Londra. Opere della Tate” e fino al 23 febbraio 2020 si parlerà di oltre sette decenni di arte britannica, raccontanto nel contempo lo spirito di un’intera città. A cura di Elena Crippa, Curator of Modern and Contemporary British Art e organizzata in collaborazione con Tate, Londra, la mostra porterà in scena anche i magnifici contemporanei dei due: Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego, artisti che hanno segnato un’epoca, ispirato generazioni, utilizzato la pittura per raccontare la vita. La pittura straordinaria di sei artisti con opere dal 1945 al 2004 che rivela, in maniera diretta e sconvolgente, la natura umana fatta di fragilità, energia, opposti, eccessi, evasioni, nessun filtro, verità.
«In mostra oltre quarantacinque dipinti, disegni e incisioni di artisti raggruppati nella “School of London”. – spiega l’organizzazione – Artisti eterogenei, nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, immigrati in Inghilterra per motivi differenti che hanno trovato in Londra la loro città, il luogo dove studiare, lavorare, vivere. Francis Bacon (1909-1992) nasce e cresce in Irlanda e arriva in Inghilterra quindicenne, Lucian Freud (1922-2011) scappa dalla Germania per sfuggire il nazismo, lo stesso succede, pochi anni dopo a Frank Auerbach; Michael Andrews è norvegese e incontra Freud suo professore alla scuola d’arte; Leon Kossoff è nato a Londra da genitori ebrei russi; Paula Rego lascia il Portogallo per studiare pittura nelle scuole inglesi».
Grazie agli straordinari prestiti di Tate, tanti i temi affrontati: gli anni della guerra e del dopoguerra, storie di immigrazione, tensioni, miserie e insieme, desiderio di cambiamento, ricerca e introspezione, ruolo della donna, dibattito culturale e riscatto sociale. Al centro di tutto questo la realtà: ispirazione, soggetto, strumento, fino a essere ossessione.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
+ 39 06 68 80 90 35
ORARIO DI APERTURA
Da lunedì a venerdì 10.00 – 20.00 sabato e domenica 10.00 – 21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
BIGLIETTI
(audioguida compresa)
INTERO € 15,00
RIDOTTO € 12,00