SIENA – Si è inaugurata nei Magazzini della Corticella al Santa Maria della Scala di Siena, la mostra fotografica Lumen Fonte Gaia di Nino Migliori, uno dei maestri italiani della fotografia. L’esposizione, curata da Lucia Simona Pacchierotti, presenta trentacinque scatti del fotografo bolognese dedicati al capolavoro scultoreo di Jacopo della Quercia.
Le fotografie di Migliori, scattate utilizzando esclusivamente la luce di candele, restituiscono una visione inedita della Fonte Gaia, cogliendone i dettagli e le forme con una straordinaria sensibilità. La luce fioca delle candele crea un’atmosfera suggestiva e misteriosa che esalta la bellezza e la potenza espressiva delle sculture.
![](https://artemagazine.it/wp-content/uploads/2024/06/Mostra_Migliori11-1024x576.jpeg)
Un dialogo tra fotografia e scultura
La mostra Lumen Fonte Gaia è un dialogo affascinante tra due forme d’arte: la fotografia e la scultura. Le opere esposte, tutte realizzate appositamente per l’occasione, rivelano dunque una nuova dimensione della Fonte Gaia.
“Venire a contatto diretto con un capolavoro è una commozione profonda” – ha dichiarato Migliori durante la conferenza stampa di presentazione. – “La fiamma della candela, che ad ogni minimo spostamento propone nuove visioni, crea un’atmosfera sospesa. In particolare sono stato trascinato dall’emozione nel vedere e toccare la pietra consunta dal tempo e dalla sua stessa fragilità, accompagnato dal tentativo di ricercare forme possibili che corrispondessero al mio sentire“.
![](https://artemagazine.it/wp-content/uploads/2024/06/Mostra_Migliori6-1024x576.jpeg)
Chiara Valdambrini, direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, ha sottolineato come questa mostra si inserisca nel quadro dei progetti site-specific che la Fondazione intende sviluppare per valorizzare il patrimonio artistico del Santa Maria della Scala. Mentre Niccolò Fiorini, vicepresidente della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, ha evidenziato l’importanza della sinergia tra le ricchezze del complesso museale e i tesori della città, rafforzando il dialogo tra passato e presente.
“Non è il primo LUMEN che Nino Migliori realizza ma per l’artista è come se fosse la prima volta – ha commentato la curatrice Lucia Simona Pacchierotti -. Quando è venuto a Siena nell’ottobre dell’anno passato, ho chiesto a Marina perché Nino avesse accettato con tanto entusiasmo di fare un nuovo LUMEN, la risposta è stata semplice e rientra nella sua stessa poetica, perché per lui ogni monumento che ha indagato alla luce delle candele, è un’opera unica, come unica è la materia della quale è composta e quindi in maniera unica reagisce alla luce. Una luce che vibra e si muove, che rende le forme astratte, fluide, in movimento. Il risultato è stato una serie di immagini dove le figure della Fonte Gaia riletta a ‘lume di candela’, hanno assunto un nuovo significato, sospese nel tempo e nello spazio, hanno mostrato un volto nuovo, rivelando aspetti altrimenti invisibili”.
![](https://artemagazine.it/wp-content/uploads/2024/06/Mostra_Migliori3-1024x576.jpeg)
La mostra si conclude il 22 settembre con la performance “Vestali dimenticate”, a cura dell’Associazione Culturale Ensarte. Inoltre, l’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Immedia Editrice di Arezzo, con testi di Giovanni Fiorentino, Monica Maffioli e Lucia Simona Pacchierotti.
Vademecum
‘Nino Migliori LUMEN Fonte Gaia’
tutti i giorni al Santa Maria della Scala dalle 10 alle 19
l’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto d’ingresso al Museo.