ROMA – Debutta oggi JACK Contemporary Arts Tv (www.jackarts.tv), la prima web tv ideata e promossa dal MAXXI e realizzata grazie alla partnership tecnologica con Engineering.
Jack, nome comune e familiare, si propone con contenuti esclusivi, con un programma sempre aggiornato di dirette streaming, spazio ai commenti degli utenti, contributi di art blogger e una sezione dedicata a video in lingua dei segni. Jack intende superare i confini fisici, geografici e culturali e, da Roma ad Amsterdam, da Istanbul a Lisbona, unisce tante e diverse esperienze e punti di vista per raccontare la forza universale dell’arte.
Nel giorno del suo debutto, JACK già coinvolge 14 istituzioni nazionali e internazionali: Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato), EMST National Museum of Contemporary Art (Athens), FOAM Fotografiemuseum (Amsterdam), Fondazione Romaeuropa, Istanbul Museum of Modern Art, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma), La Triennale di Milano, MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina (Napoli), MAK – Austrian Museum of Applied Arts / Contemporary Art (Vienna), Museion (Bolzano), Museum of Architecture (Wroclaw), Museo di Fotografia Contemporanea (Cinisello Balsamo – Milano), Trienal de Arquitectura de Lisboa.
Il progetto nasce grazie alla partnership triennale tra MAXXI e Engineering, azienda leader nel software e nei servizi IT. Obiettivo della collaborazione è quello di realizzare e supportare tecnologicamente i progetti del museo, garantirne la diffusione, sostenere la creatività contemporanea in tutte le sue forme – arte, architettura, danza e fotografia – con il massimo coinvolgimento del pubblico. Fanno infatti parte di questa partnership, oltre a JACK, anche VIRTUAL MAXXI e altri due progetti da realizzare nel prossimo futuro. VIRTUAL MAXXI è una mostra in realtà virtuale che consente di esplorare alcuni dei più bei modelli della Collezione di Architettura al momento non esposti, come quelli di Campo Baeza, Sacripanti e Rossi. Grazie all’installazione di tre visori nella Galleria 4 che ospita la collezione, il pubblico può osservare le opere da ogni angolatura, approfondire i dettagli, mentre una voce narrante lo accompagna nel percorso: una prosecuzione virtuale e immersiva dell’esposizione reale della collezione, aperta gratuitamente a tutti.
Rivoluzione creativa al MAXXI
Oltre alla web Tv, sono tante le novità che in questo 2017 coinvolgeranno gli spazi del MAXXI, a partire da quindici nuove mostre, tra cui il tributo a Zaha Hadid. Inoltre a partire da maggio, la “rivoluzione creativa” vede triplicare gli spazi della collezione permanente, con il nuovo, importante allestimento dal titolo The Place To Be e un ripensamento degli ambienti del museo, del loro uso e funzioni.
Dopo un 2016 molto positivo per il museo (biglietti +33%, +43% MAXXI Community, 28 nuove acquisizioni, 144 aziende e mecenati privati), il programma, le novità e le partnership del 2017 sono stati presentati oggi da Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI; Hou Hanru, Direttore artistico del MAXXI; Margherita Guccione, Direttore del MAXXI Architettura; Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte; Pietro Barrera, Segretario generale Fondazione MAXXI.
Dice Giovanna Melandri: “Dopo il lavoro di crescita e consolidamento di questi anni, sono particolarmente lieta di annunciare il grande progetto di riorganizzazione, rilancio e valorizzazione della Collezione, anima del museo. Pensiamo al MAXXI come a una piattaforma civica, un luogo di aggregazione, confronto, sperimentazione. Un laboratorio di futuro dove il pubblico è protagonista tanto quanto gli artisti. Le mostre raccontano i maestri del nostro tempo e fanno riflettere su temi universali. Per dirla con Maurizio Nannucci, la cui grande opera al neon campeggia sulla facciata del MAXXI: more than meets the eye”.
Dice Hou Hanru: “Il MAXXI ha sviluppato il suo programma stimolando il dialogo tra creazione artistica e vita sociale in continuo cambiamento, intercettando le sfide del presente e del futuro. Temi come la libertà e il controllo globale, le migrazioni, l’identità e l’accoglienza, la sostenibilità, il confronto tra Oriente e Occidente, sono al centro delle mostre collettive e personali, dei progetti speciali, degli incontri”.
THE PLACE TO BE
La Galleria 1 al piano terra del museo sarà dedicata al nuovo allestimento della collezione (che resta a ingresso libero ogni prima domenica del mese e dal martedì al venerdì, come già sperimentato da ottobre 2015 anche grazie a Enel, socio fondatore della Fondazione MAXXI). Verrà ospitata anche una video gallery permanente, mentre Piazza Alighiero Boetti accoglierà grandi installazioni connettendo esterno e interno. La galleria 2, al primo piano, ospiterà focus a partire dalle opere della collezione.
Esposti, tra gli altri, lavori di Mario Merz, Alighiero Boetti, William Kentridge, Anselm Kiefer, Sol Lewitt, e, per la prima volta, i progetti delle stazioni della metropolitana di Napoli, la più grande opera di arte pubblica realizzata in Italia (Dominique Perrault, Gae Aulenti, Álvaro Siza e Eduardo Souto de Moura, Atelier Mendini).
Già a partire da oggi, inoltre, alcuni dei più bei modelli della Collezione Architettura attualmente non esposti (Campo Baeza, Sacripanti, Rossi) sono protagonisti di una mostra in realtà virtuale con il progetto Virtual MAXXI.
LE MOSTRE
In programma 15 nuove mostre e progetti artistici speciali, a partire dalla sesta edizione del Progetto ALCANTARA-MAXXI, quest’anno dedicato alle Local Icons. Urban Landscapes from North to South: otto città raccontate da otto designer internazionali, attraverso la versatilità di Alcantara (a cura di Domitilla Dardi e Giulio Cappellini, 3–26 febbraio 2017).
Di scottante attualità Please Come Back. Il mondo come prigione? che, attraverso 50 opere di 26 artisti (tra cui Claire Fontaine, Jenny Holzer, AES+F, Chen Chieh-Jen, Gianfranco Baruchello), a partire dal tema del carcere indaga la società contemporanea del controllo globale, ipertecnologica e iperconnessa (a cura di Hou Hanru e Luigia Lonardelli, 9 febbraio–28 maggio 2017).
Il 9 febbraio prende il via anche il primo appuntamento 2017 con The Independent, il progetto speciale pluriennale dedicato alle piattaforme indipendenti: protagonista il gruppo cipriota Urban Gorillas (a cura di Giulia Ferracci ed Elena Motisi con Simone Ciglia).
Freedom of Movement è invece il progetto di Nina Fischer e Maroan el Sani: una video installazione in anteprima al MAXXI che, partendo dall’eroica impresa di Abebe Bikila a Roma ’60, parla di migrazioni e integrazione (a cura di Pippo Ciorra ed Elena Motisi, 11 marzo-23 aprile 2017).
Ad aprile sarà la volta della prima grande monografica dedicata a Piero Gilardi, con opere dagli anni Sessanta a oggi, in un percorso che spazia tra i temi dell’ecologia, del lavoro artistico come ricerca, dell’impegno sociale e politico (a cura di Hou Hanru e Bartolomeo Pietromarchi, 13 aprile-15 ottobre 2017).
Dopo Interiors, il focus sulla progettazione di interni (da Del Debbio e Gra a Rossi e Scarpa a progetti contemporanei), a cura di Margherita Guccione ed Elena Tinacci (6 maggio–ottobre 2017), ancora due monografiche dedicate a due maestri dell’architettura contemporanea, frutto di collaborazioni internazionali.
Zaha Hadid e l’Italia è il doveroso tributo del MAXXI all’architetto che lo ha progettato, tra i più influenti e visionari del nostro tempo. Realizzata in collaborazione con lo studio Hadid e Zaha Hadid Foundation, la mostra racconta il suo rapporto con l’Italia: dai progetti del Terminal Marittimo di Salerno, del Messner Mountain Museum a Plan de Corones, di City Life a Milano e del MAXXI stesso a quelli di design realizzati con aziende italiane (a cura di Margherita Guccione e Woody Yao, 23 giugno 2017- gennaio 2018).
Mobile Architecture. Yona Friedman, nata dalla collaborazione con il Power Station of Art di Shanghai che nel 2017 ospiterà la mostra su Superstudio, racconta il pensiero e il lavoro di Friedman, icona dell’architettura utopica del dopoguerra, con video interviste, installazioni e materiali d’archivio (a cura di Gong Yan, 23 giugno-ottobre 2017).
Estate Romana al MAXXI: in occasione dei suoi 40 anni, l’estate romana rivive al MAXXI, con la ricostruzione del Teatrino Scientifico di Franco Purini e Laura Thermes (via Sabotino, 1979) che farà da sfondo a una serie di incontri, spettacoli, conferenze e workshop realizzati con il Comune di Roma (estate 2017).
Kemang Wa Lehulere, artista sudafricano, è il vincitore del premio Deutsche Bank – Artist of the Year 2017. Il suo lavoro sarà esposto al MAXXI dal mese di settembre (fino a novembre 2017), nuova tappa del progetto Expanding the Horizon: focus temporanei sulle maggiori collezioni corporate e private nazionali e internazionali.
Alle performance di Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, che esplorano con humor e realismo i temi della nostra contemporaneità, è dedicato un focus nel mese di ottobre (a cura di Houn Hanru e Anne Palopoli).
Immersiva e coinvolgente, Einstein Oggi. Percorsi tra arte e scienza, in collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e MIUR, indaga gli affascinanti risvolti della cosmologia moderna e della relatività in campo artistico, attraverso modelli, simulazioni, grandi installazioni come quella ideata ad hoc da Tomás Saraceno (autunno 2017- aprile 2018).
Beirut, Rinascimento Mediterraneo/ Mediterranean Renascence conclude la trilogia su Mediterraneo e Medioriente curata da Hou Hanru. Dopo i focus sulla scena artistica contemporanea iraniana e su quella di Istanbul, ora è la volta di Beirut e la sua comunità artistica, fertile e vivace (a cura di Hou Hanru e Giulia Ferracci, 15 novembre 2017–aprile 2018).
Corpo, Movimento, Struttura. Il gioiello contemporaneo e le sue strutture racconta la realizzazione di pezzi unici, dove il processo creativo conta più dei carati (a cura di Domitilla Dardi, 15 novembre –febbraio 2018). Sempre a da novembre 2017, Franco Purini sarà protagonista della nuova tappa del progetto Nature.
IL MAXXI NEL MONDO
Nel 2017 si rafforza ancora di più la rete di collaborazioni internazionali, anche attraverso mostre prodotte e coprodotte dal museo che saranno esposte in prestigiose istituzioni internazionali.
Tra queste, The Japanese House, coprodotta con Japan Foundation, Barbican Centre di Londra (dove sarà esposta dalla fine di marzo a giugno 2017) e Museum of Modern Art Tokyo, dove arriverà in estate e Superstudio 50, prodotta dal MAXXI dove è stata esposta la scorsa primavera, sarà invece al Power Station of Art di Shanghai dal prossimo novembre.
PUBLIC PROGRAMS
Lezioni sulla creatività contemporanea, incontri con artisti e architetti, programmi di approfondimento sulle mostre: anche nel 2017 il MAXXI propone un ricco palinsesto di iniziative appuntamenti, come i consolidati cicli di lezioni Le Storie dell’Arte, Le Storie dell’Architettura e Le Storie del Design o le Conversazioni d’Autore, in occasione del nuovo allestimento della Collezione. Novità del 2017: un ciclo di lezioni dal titolo Le Storie del cinema d’artista. Tecniche miste su grande schermo, e la giornata di studio Spazio Elastico. Critica, Esposizione, Museo dedicata alla relazione tra critica d’arte, teoria dell’immagine, attività curatoriale e museo nell’epoca contemporanea. In programma, inoltre, appuntamenti di teatro, performance, cinema.
CINEMA AL MAXXI
Continua la collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma – CityFest con la rassegna Cinema al MAXXI, a cura di Mario Sesti, che prende il via proprio stasera con l’anteprima del film di Mel Gibson Hacksaw Ridge e, fino al 29 marzo propone anteprime, corti, documentari, animazione, la masterclass di Danny Boyle, premio Oscar con The Millionaire, un omaggio al regista giapponese Yasujirō Oz e quattro film legati alla mostra Please Come Back (a partire da Pezzi di Luca Ferrari, il 5 febbraio).
MAXXI EDUCAZIONE E PUBLIC ENGAGEMENT
Il ruolo e l’attività del MAXXI Educazione sono fondamentali per avvicinare, conoscere e dialogare con il pubblico. Tutti i progetti e i laboratori (664 nel 2016, cui hanno partecipato circa 15mila persone, tra scuole, famiglie, adulti e ragazzi) sono organizzati e gestiti dallo staff della Fondazione MAXXI. Tra i progetti per il 2017, segnaliamo Oltre il Muro, in occasione della mostra Please Come Back, che coinvolge studenti delle scuole superiori insieme con minori e giovani adulti inseriti nei circuiti giudiziari minorili. E poi Il MAXXI tra i banchi di scuola, alla quarta edizione; laboratori su Piero Gilardi e Zaha Hadid, il progetto La mia Beirut, con la comunità libanese a Roma.
Altrettanto imprescindibile, l’attività di Public Engagement che rende ancora di più il museo luogo di inclusione, coinvolgendo pubblico abituale e persone “ai margini” che, insieme, condividono l’esperienza dell’arte. Tra i progetti per il 2017: il workshop Una volta… all’improvviso con l’artista Claudia Losi, pensato all’interno della Casa Circondariale Rebibbia Femminile, in collaborazione con Vic- Volontari in Carcere, in occasione della mostra Please Come Back. E ancora: In con-Tatto con Nervi e Hadid, che consente anche alle persone non vedenti di scoprire attraverso materiale tattile il Palazzetto dello Sport e il MAXXI; la terza edizione di Narrazioni da Museo a Museo che mette in dialogo il patrimonio di diverse istituzioni e coinvolge anche minori migranti e persone con disabilità; continua inoltre MAXXI per REFUGEE ScART, REFUGEE ScART PER MAXXI: al bookshop del museo sono in vendita gioielli e oggetti di design creati da un gruppo di rifugiati con materiali riciclati, il cui ricavato torna a loro.
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