MILANO – Il 13 ottobre si è aperto un nuovo ingresso alla Pinacoteca di Brera, ovvero la Porta Gregotti al centro dello scalone d’onore. Dopo 113 anni si riapre questo ingresso, utilizzato in passato come accesso alla sala Maria Teresa della Biblioteca nazionale braidense, secondo il progetto del 1870 di Giuseppe Piermarini.
La Porta Gregotti diventa ora l’ingresso principale della Pinacoteca. La Porta è stata disegnata negli anni ’80 da Vittorio Gregotti, presente all’inaugurazione. L’infisso è stato realizzato nel 2001 in metallo brunito. Il direttore della Pinacoteca di Brera James Bradburne ha sottolineato come questa non sia una semplice apertura, ma “il primo passo, il primo atto simbolico per la realizzazione del progetto Grande Brera”, che prevede un allargamento degli spazi in altri edifici oltre a quello che ora ospita non solo la biblioteca e la pinacoteca ma anche l’accademia di belle arti, l’orto botanico e l’osservatorio astronomico. La riapertura della Porta secondo Bradburne “è l’azione che rimette Brera nel cuore della città e del suo mondo. La Grande Brera sarà al servizio della città così come intendeva nel suo progetto Franco Russoli”, il sovrintende che lo pensò negli anni ’70. Il ministro Dario Franceschini, intervenendo alla inaugurazione, ha spiegato come la Pinacoteca sia un museo straordinario “che ha la più grande potenzialità di crescita insieme a quello di Capodimonte”. Franceschini ha anche assicurato che a breve sarà perfezionata l’intesa per la realizzazione della Grande Brera. “Ci sono 40 milioni di euro stanziati dal governo per il recupero della caserma Mascheroni – ha spiegato il ministro -. Penso che gli studenti debbano stare qui, ma è difficile che possano rimanere tutti. Brera – ha aggiunto Franceschini – deve tornare a essere il cuore della cultura di Milano e lo faremo attraverso un percorso di condivisione”.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha invece commentato: “Lavoriamo insieme perché i passi da fare per dire che abbiano la Grande Brera sono ancora parecchi. Mi pare che siamo su una buona strada e tanti vogliono dare il loro contributo. Attorno a Brera c’è l’affetto della città”. Il sindaco ha poi aggiunto come sia necessario “spiegare ai nostri cittadini e a chi ama Milano cosa è il progetto Grande Brera, anche perché quando sarà pronto varrà un viaggio dall’altra parte dell’oceano” – ha concluso il primo cittadino.