TORINO – Joan Miró non ha mai considerato l’arte grafica un’espressione minore, ma un campo di sperimentazione senza confini, capace di amplificare la sua poetica e renderla accessibile a tutti. La mostra Miró: L’Arte della Meraviglia, ospitata alla Promotrice delle Belle Arti, presenta un percorso di oltre 150 opere che testimoniano il suo inesauribile desiderio di esplorare nuove forme e linguaggi.
Litografie, acqueforti e serigrafie si susseguono in un itinerario che attraversa l’intera carriera dell’artista catalano, dalle prime sperimentazioni agli esiti più maturi. Il segno, apparentemente semplice, vibra di una forza espressiva straordinaria: un linguaggio essenziale e potente che supera i limiti della pittura su tela per affermarsi come spazio di libertà creativa assoluta. La grafica diventa così non solo uno strumento tecnico, ma un veicolo privilegiato per diffondere la visione di Miró, un’arte che trascende l’immagine e dialoga con l’animo umano.
Un percorso tematico tra sogno e segno
L’esposizione si articola in sezioni che approfondiscono i diversi aspetti della sua poetica: dal simbolismo alla ricerca del segno primordiale, dalle collaborazioni con poeti come Paul Éluard e Jacques Prévert all’esplorazione di un immaginario onirico e infantile.
Miró concepisce la stampa come un mezzo democratico, capace di avvicinare l’arte alla vita quotidiana. Manifesti, libri illustrati e litografie entrano nelle case e nei luoghi pubblici con una forza dirompente, grazie a un linguaggio visivo immediato e universale. Segni sinuosi, forme organiche e colori primari diventano i tratti distintivi del suo stile, elementi essenziali di una grammatica visiva che invita a un dialogo aperto con lo spettatore.

Interazione e coinvolgimento del pubblico
La mostra coinvolge il visitatore attraverso spazi interattivi e installazioni pensate per stimolare la partecipazione attiva. Il percorso espositivo include infatti, quattro momenti di dialogo diretto con il pubblico, trasformando l’osservatore in protagonista:
- La sala della meraviglia, un ambiente multisensoriale in cui i visitatori possono vivere la dimensione magica di Miró, camminando su un tappeto che richiama il suo universo artistico e osservandosi in specchi che ribaltano la percezione del reale e dell’immaginario.
- L’atelier dell’artista, dove è possibile giocare con lavagne magnetiche componendo simboli iconici del maestro, come stelle, lune e segni grafici distintivi.
- Il laboratorio didattico, uno spazio dedicato all’apprendimento, con video esplicativi che insegnano a disegnare secondo lo stile di Miró e attività pensate per scuole e famiglie.
- Quizmó, un gioco interattivo sviluppato in collaborazione con RCS Academy, che invita il pubblico a scoprire la propria personalità artistica attraverso le opere del maestro catalano.
L’obiettivo di Miró: L’Arte della Meraviglia è quello di restituire la dimensione più autentica della ricerca di Miró: un’arte che non impone, ma invita a scoprire, sperimentare e sognare. In un mondo in cui l’immagine è sempre più diffusa e consumata rapidamente, il suo linguaggio essenziale e poetico offre un’alternativa: un invito a guardare oltre la superficie, a perdersi nei dettagli, a lasciarsi sorprendere dalla potenza espressiva del segno e del colore.