NEW YORK – Il MoMA, Museum of Modern Art di New York, ha comunicato di aver ricevuto una donazione di 200 milioni di dollari dagli eredi dal banchiere David Rockefeller, il magnate e filantropo statunitense morto nel 2017 a 101 anni e le cui collezioni d’arte sono state vendute all’asta da Christie’s a New York nel 2018 per un incasso totale di 835 milioni di dollari.
La donazione non è casuale visto che la madre di David Rockefeller, Abby Aldrich, fu tra i fondatori del MoMa nel 1929, e già nel 2005 il banchiere dispose una donazione all’istituzione museale di New York di 100 milioni di dollari.
La generosa elargizione capita anche nel momento giusto, rappresenta infatti la metà dei 400 milioni necessari per realizzare gli imponenti lavori di ristrutturazione del MoMa, che ne imporranno la chiusura per circa quattro mesi, dal 15 giugno al 21 ottobre 2019.
Il museo, al termine della ristrutturazione avrà una superficie espositiva di quasi 4mila metri quadrati in più, dove verranno peraltro ospitate opere di artisti meno conosciuti, in particolare lavori di donne, latinoamericani, asiatici e afroamericani. Come sottolineato dal presidente, Leon Black, il MoMa infatti “non ha dato abbastanza spazio alle artiste donne ed è stato troppo limitato geograficamente”.
In autunno saranno inaugurati anche nuovi spazi per le performance dal vivo di musica e danza.