FIRENZE – Prende il via il 16 agosto e si protrarrà fino all’autunno inoltrato, il progetto “Musei in valigia”, una iniziativa dedicata a giovani, immigrati, anziani, persone fragili che per questo non hanno modo di visitare i musei civici, messa in cantiere dai musei fiorentini che, andando controtendenza, si sposteranno per andare incontro a queste persone. I mediatori MUS.E approderanno in strutture e centri diurni, semi-residenziali e residenziali della città di Firenze avviando con gli ospiti viaggi altrimenti impossibili, nel tempo e nello spazio. Tutto, naturalmente, nel pieno rispetto delle norme e dei protocolli anti-contagio. Verranno utilizzate avere e proprie valigie al cui interno sono custoditi materiali scelti per offrire un’esperienza davvero speciale di avvicinamento al patrimonio fiorentino: dall’Italia vista attraverso gli scatti dei grandi fotografi protagonisti della mostra “Italiae, Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea”, in corso presso Forte Belvedere, all’excursus tra le mappe della suggestiva Sala delle carte geografiche di Palazzo Vecchio fino alla full immersion tra i grandi artisti del XX secolo le cui opere sono conservate al Museo Novecento.
“Musei in valigia è un progetto molto bello – ha detto l’assessore a Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro -, che dà ai nostri anziani e ai cittadini più fragili, giovani e meno giovani, che vivono in situazioni di difficoltà, la possibilità di ammirare la bellezza del patrimonio artistico custodito nei Musei civici fiorentini senza spostarsi dai luoghi che frequentano abitualmente”. Un progetto “importante – ha affermatol’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi – siamo convinti che i musei debbano assumere sempre più un ruolo centrale nella società e diventare uno spazio in cui molti possano riconoscersi, un luogo centrale della vita sociale della nostra comunità”.
Chi è interessato a partecipare può prenotare scegliendo una delle tre valigie attualmente disponibili: Viaggio in Italia, Tutto il mondo in una stanza, Noi del Novecento. Gli appuntamenti sono gratuiti e si svolgono nel pieno rispetto delle norme e dei protocolli anti-contagio.