ROMA – Nato a Roma nel 1935, Sandro Becchetti, ha iniziato la sua attività di fotografo nella seconda metà degli anni Sessanta, collaborando con le maggiori testate nazionali e internazionali, su cui documentava la realtà sociale, politica e culturale del nostro paese. La collaborazione nelle pagine della cultura de Il Messaggero, lo ha rivelato come uno dei nostri migliori ritrattisti. Nel 1980 ha interrotto di sua volontà l’ attività di fotografo per dedicarsi alla lavorazione del legno. Nel 1995 è tornato alla fotografia con un rinnovato interesse per la vita romana. E’ morto a Lugnano in Teverina nel 2013, nel borgo umbro dove si era trasferito sei anni prima.
E’ aperta al pubblico dal 27 aprile al 5 settembre 2021 al Museo di Roma in Trastevere la mostra Chiamala Roma – Fotografie di Sandro Becchetti 1968 – 2013, che presenta alcuni dei lavori più importanti realizzati dall’artista. 180 fotografie in bianco e nero che offrono una rivisitazione personale e poetica di Roma, gran parte della produzione da lui dedicata alla capitale. Nelle parole di Becchetti: “Attraverso l’obiettivo delle mie Pentax osservai una città in tellurico sconvolgimento sociale.. antropologico.. segnata da un’ansia di rinnovamento capace di spaccare la gerarchia fossilizzata dalle classi sociali e di cancellare … un’antica idea di sudditanza … È in quegli anni che ho potuto conoscere e fotografare a Roma molti tra i più importanti protagonisti del mondo artistico e culturale, italiano e internazionale, dell’epoca quali Ungaretti, Borges, Pasolini, Penna, Hitchcock, de Chirico per citarne alcuni”. Le persone comuni che abitavano la capitale, come le personalità che vi soggiornavano a periodi, diventavano testimoni del genius loci romano a prescindere dall’ambiente nel quale fossero fotografati.
Evidenziando il ruolo fondamentale degli archivi fotografici, pubblici e privati, nel ricostruire la memoria di un territorio, l’esposizione si snoda in cinque sezioni – i cui titoli, compreso quello della mostra, sono ripresi dai testi dello stesso Becchetti, che era bravo con la penna. A corredo delle fotografie, anche filmati, documenti cartacei d’epoca e oggetti appartenuti o realizzati dall’autore, quali macchine fotografiche e sculture in legno.
Nella prima sezione, Chiamala Roma, una serie di immagini contrastanti, risalenti ai primi anni Sessanta dello scorso secolo fino al 2013.
La seconda sezione, Un altro ’68, offre una carrellata di foto, mai scontate, degli anni cruciali delle lotte studentesche e, soprattutto, operaie.
Nella terza sezione, Una mia idea di galleria, si alternano circa 40 ritratti di personalità internazionali fotografati spesso da Sandro Becchetti per il quotidiano Il Messaggero. Alfred Hitchcock, Claudia Cardinale, Carmelo Bene, Bernardo Bertolucci, Federico Fellini, etc.
La quarta sezione, Lo sguardo gelido e tagliente del poeta, è dedicata al servizio fotografico realizzato nel 1971 da Becchetti per Il Messaggero su Pier Paolo Pasolini. In esposizione la famosa immagine di Pasolini che mostra tra le mani il volumetto “Le ceneri di Gramsci”. Per la prima volta a Roma le foto dell’intero servizio che ritrae Pasolini nei vari ambienti di casa sua e testimonia l’intenso rapporto con sua madre Susanna.
La quinta sezione, Un’altra storia, comprende reportage realizzati da Becchetti fuori Roma, da cio si era allontanato per trasferirsi a Lugnano in Teverina, in Umbria. Sono immagini di vita contadina nella campagna romana e umbra e scene riprese in cittadine italiane ed estere.
Il catalogo é edito dalla casa editrice romana Postcard, specializzata in fotografia – con il contributo di Vetrolatino di Lucio Caccialupi. La pubblicazione, a cura di Silvana Bonfili con Gianna Bellavia e Valentina Gregori, ripercorre attraverso le immagini fotografiche di Sandro Becchetti e di alcuni suoi scritti, le tematiche esposte e si avvale, oltre ai testi critici delle curatrici del prezioso contributo di Ascanio Celestini e di Francesco De Gregori.
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia. A cura di Silvana Bonfili con Valentina Gregori. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo edito Postcard.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC card.
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Vademecum
Chiamala Roma. Fotografie di Sandro Becchetti 1968 – 2013
Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio 1b
27 aprile – 5 settembre 2021
Dal martedì alla domenica ore 10.00 – 20.00
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura; 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
Dal 27 aprile al 5 settembre 2021 (periodo di apertura al pubblico della mostra Chiamala Roma. Fotografie di Sandro Becchetti 1968 – 2013), la bigliettazione sarà articolata come segue:
• biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alla Mostra per l’importo di € 8,50 intero e di € 7,00 ridotto, per i non residenti;
• biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alla Mostra per l’importo di € 7,50 intero e di € 6,50 ridotto, per i residenti;
• gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Non sarà attivato un biglietto solo Mostra.
Ingresso gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Per i possessori della MIC Card l’ingresso, al museo e alle mostre, è gratuito.
Le tariffe potrebbero variare in base alla nuova programmazione del museo.
Attesa del proprio turno a distanza di sicurezza (almeno 1 mt). Misurazione temperatura con termoscanner (non è possibile accedere con temperatura uguale o superiore a 37.5). Esibire il biglietto digitale o la stampa cartacea del print@Home senza passare dalla biglietteria.
Coloro che non pre-acquistano il titolo d’ingresso dovranno fornire in loco i dati personali per la tracciabilità per l’emergenza COVID -19.
E’ obbligatorio l’uso della mascherina. Vietati gli assembramenti. Distanza di sicurezza (almeno 1 mt), ad eccezione delle famiglie. E’ disponibile il gel per mani/guanti. Ingresso ai wc contingentato. Si prega di seguire la segnaletica.