NAPOLI – Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen (1884-1885) e Spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta (1882), questi i titoli delle due opere di Vincent Van Gogh ritrovate dopo un clamoroso furto e che, a partire dal 7 febbraio per soli 20 giorni, verrano esposte in esclusiva dal Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli.
Vale la pena ricordare la storia di questo incredibile furto e del recupero dei due capolavori. Era il 7 dicembre del 2002 quando due uomini si introdussero nel Van Gogh Museum attraverso una finestra e rubarono i due dipinti di Van Gogh. I ladri fuggirono calandosi con una corda dalla finestra rotta, ma furono arrestati qualche tempo dopo. Condannati al carcere e al risarcimento del danno i due malfattori negarono le loro colpe senza collaborare per il ritrovamento dei dipinti, di cui si erano già nel frattempo disfatti.
Per 14 anni quindi si perse ogni traccia dei capolavori, fino al settembre del 2016 quando le due tele vengono clamorosamente recuperate dalla Guardia di Finanza nel corso di un’operazione contro una banda di narcotrafficanti internazionale. Le tele, seguendo un percorso ancora da ricostruire, sono dunque finite nelle mani della camorra, nascoste in un panno vicino la cucina di una casa di Castellammare di Stabia riconducibile a un latitante del clan.
Grazie alle dichiarazioni dei pentiti, la Guardia di Finanza è risuscita a ricostruire il patrimonio della banda, procedendo al sequestro dei beni. I militari, coordinati dal colonnello Giovanni Salerno, si sono imbattuti nei quadri rubati proprio nel corso di un sequestro di beni per decine di milioni di euro, compiendo “un recupero straordinario che conferma la forza del sistema Italia nella lotta al traffico illecito delle opere d’arte”, come dichiarato dal ministro Dario Franceschini. Inaspettatamente i due dipinti, che hanno perso la cornice, sono stati rinvenuti in buone condizioni, ad esclusione di lievi danni al margine della tela di Nuenen e della perdita di un piccolo frammento pittorico nella veduta, che ha scoperto la tela sottostante.
Le due opere, fondamentali per la comprensione della prima stagione pittorica di Van Gogh, degli anni olandesi (1880-1885) influenzati dal seicento nordico, saranno sottoposte a un adeguato programma di restauro una volta rientrate in Olanda.
A proposito della loro esposizione a Napoli, il direttore del Museo di Van Gogh di Amsterdam, Axel Rüger, ha dichiarato: ‘‘siamo estremamente soddisfatti che le opere vengano esposte nella città dove sono state ritrovate, per celebrare il loro sicuro salvataggio. Mettendo a disposizione le opere in primis per i napoletani, abbiamo voluto esprimere tutta la nostra gratitudine alla vostra Città e Regione, all’Italia e alle autorità italiane, specialmente la Guardia di Finanza e la Procura, e siamo anche immensamente grati ai nostri colleghi del Museo di Capodimonte’’.
Mentre Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte, ha sottolineato: ‘‘Il direttore del museo Van Gogh Axel Rüger è felice e onorato che questa operazione si faccia nel museo più bello d’Italia. Ringrazio le forze dell’ordine, il MiBACT e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che da subito ha sostenuto il senso di questa operazione. Un’iniziativa che lancia un messaggio positivo, di speranza e riscatto importante per la Campania ma rivolto a tutti, cittadini e turisti”.
La mostra è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e finanziata dalla Regione Campania. Il progetto è attuato dalla Scabec Spa, mentre l’organizzazione e il catalogo sono di Electa.
Vademecum
Van Gogh. I capolavori ritrovati
Museo e Real Bosco di Capodimonte
Via Miano 2 Napoli
7-26 febbraio 2017
orari
aperto tutti i giorni tranne il mercoledì
8.30 – 19.30 (ultimo ingresso alle 18.30)
biglietti
intero 8 euro – ridotto 4 euro
informazioni
T. 800 600 601
T. +39 06 39 96 76 50 dai cellulari e dall’estero www.museocapodimonte.beniculturali.it www.scabec.it
www.vangoghmuseum.nl
#vangoghreturns
#vangoghcapodimonte