TORINO – “Solidarietà e piena condivisione per la gestione dell’istituzione e le operazioni culturali condotte a partire dalla sua nomina”. E’ con queste parole che la presidente Evelina Christillin e il Consiglio di Amministrazione del Museo Egizio hanno espresso il loro sostegno a Christian Greco, bersagliato nei giorni scorsi dagli attacchi di Fratelli d’Italia per l’iniziativa ““Fortunato chi parla arabo”.
Nella nota diffusa dal Museo si legge: “La Direzione ha dimostrato di aver saputo trasformare il Museo Egizio in un grande ente di ricerca grazie all’implementazione della squadra e a molteplici attività che vanno dallo scavo alla pubblicazione di una rivista scientifica in collaborazione con musei, università e enti di ricerca di fama mondiale”. “La Direzione ha intrapreso numerose attività di inclusione sociale – continua la nota – che fanno parte del progetto “Il Museo fuori dal Museo”, per radicarlo nel territorio e nella società civile: a titolo esemplificativo questo include visite da parte dello staff a coloro che non possono recarsi nelle sale museali (ospedali e carceri); avvicinamento delle fasce più giovani con attività dedicate a scuole e la tariffa universitaria a 4 € per gli studenti universitari, di recente introduzione. A queste e ad altre numerose iniziative si aggiunge uno sconto dedicato, per tre mesi, ai visitatori di lingua araba, scelta culturale dichiaratamente inclusiva”.
In particolare la presidente Christillin rimarca: “Sostengo totalmente ogni iniziativa del Direttore Christian Greco, con cui da quattro anni condivido quotidianamente idee, progetti e attività. La stima e l’affetto che mi legano a lui sono assoluti, ed è un onore e un piacere condividere lo sviluppo che il Museo Egizio conosce dal giorno del suo arrivo. Il concorso internazionale con cui è stato scelto, con professionalità e trasparenza – conclude Christillin – testimonia come in Italia il merito possa ancora venire premiato, e i risultati finora ottenuti lo dimostrano con chiarezza”.
Solidarietà al direttore è arrivata dal mondo istituzionale, dal ministro dei Beni culturali Franceschini, alla presidente della Camera, Laura Boldrini, passando per l’assessora comunale alla cultura Francesca Leon (M5S) e l’assessora regionale Antonella Parigi (Pd) che ha commentato: “Il direttore Christian Greco ha subito un attacco gratuito, si è trattata di una strumentalizzazione di cattivo gusto fatta in campagna elettorale di cui però il centro destra non ha tenuto conto dell’effetto boomerang”. “Greco – ha concluso Parigi – è uno dei migliori professionisti che abbiamo e la promozione per i visitatori di lingua araba risponde alla volontà inclusiva della Regione in ambito culturale”.
Nel frattempo Giorgia Meloni, dopo la diffusione della notizia di una possibile “epurazione post-elettorale” del direttore, ha aggiustato il tiro parlando di fake news. “Nessuno ha mai detto di voler cacciare Greco” – ha affermato la leader Fdi, insistendo però sul fatto che “l’iniziativa di fare sconti su base etnica è sbagliata” – sostiene Meloni puntualizzando – “temo che il direttore sia anche un tantino incompetente: ma non sono io a dover spiegare che gli egizi sono stati invasi dagli arabi”.
Sul caso è intervenuto anche Matteo Salvini che, rimanendo fermo nel suo giudizio sulla campagna del museo, ha dichiarato: “Noi andremo al governo per promuovere, non per rimuovere, valutando le persone in base ai risultati. Ma fare sconti etnici è razzista”.
Infine anche il critico Vittorio Sgarbi si è schierato apertamente dalla parte di Greco, sottolineando: “La cultura e la bellezza vanno promosse e godute e sono d’accordo con il direttore del Museo egizio di Torino che vuole rendere gratuita la visita a chi parla l’arabo, soprattutto se quel patrimonio proviene da quelle civiltà. La cultura sicuramente serve a pacificare gli animi e non vede nemici”.